Ospedale unico e nodi irrisolti: serata per capire e dire no
«In nessun modo è stata considerata, nella Valutazione ambientale strategica, l’alternativa dell’ammodernamento dei due ospedali esistenti».
Ultima chiamata per dire no al nuovo ospedale unico. E’ il tema dell’incontro organizzato dal gruppo Solidarietà e Progresso e in programma questa sera, 10 maggio, in aula magna delle Fermi alle 21 a Fagnano Olona.
Un incontro per parlare dell'ospedale unico
Obiettivo portare a Fagnano una prospettiva territoriale, ma anche economica e sociale, che tocca da vicino i cittadini e invita a una discussione sul futuro della sanità e dell’urbanistica. Che nei promotori si fa opposizione al progetto e all’Accordo di programma contro il quale è stato depositato ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, a supporto del quale è necessaria una campagna di finanziamento che la serata mira a invitare a sostenere.
Salviamo gli ospedali di Busto e Gallarate
«No all’ospedale unico – ribadiscono gli organizzatori, con Medicina Democratica, Comitato per il Diritto alla salute del Varesotto e Centro per la salute Maccacaro di Castellanza al fianco del gruppo fagnanese – salviamo gli ospedali di Busto e Gallarate. In nessun modo è stata considerata, nella Valutazione ambientale strategica, l’alternativa dell’ammodernamento dei due ospedali esistenti che, secondo i tecnici che hanno redatto il Documento di fattibilità delle alternative progettuali, costerebbe 284 milioni di euro, rispetto ai 440 milioni di euro necessari per l’ospedale unico». Paolo Carlesso sottolinea: «Non siamo contrari a prescindere ma c’è una miriade di nodi irrisolti, dagli attuali ospedali senza progettualità di rigenerazione alla mancanza di un masteplan urbanistico, a un’idea di sanità che pare andare in direzione opposta alla necessità di prossimità e accessibilità, oltre al dispendio di soldi enorme e al sacrificio di aree agricole».