il commento

Azione dà i voti al progetto Ex-Parma: "Un progetto migliore e integrato con alcuni rischi"

"Ci sembra che oggi il nuovo progetto effettivamente riesca nell’intento di creare uno spazio organico, anche se mediante la realizzazione di torri residenziali"

Azione dà i voti al progetto Ex-Parma: "Un progetto migliore e integrato con alcuni rischi"
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Valutazione da parte del gruppo Azione di Saronno sul progetto di riqualificazione dell'area Ex-Parma: valutato positivamente nel complesso ma con qualche punto ancora da migliorare.

Azione dà i voti al progetto Ex-Parma: "Un progetto migliore e integrato"

"Abbiamo letto la delibera di giunta n. 35 del 22 febbraio in merito al piano attuativo dell’area “ex Parma-via Marconi”. Consideriamo molto positivo che finalmente abbia preso forma un progetto urbanistico complessivo su un’area dismessa situata nel centro della nostra città - affermano da azione Saronno - Già in occasione delle analisi dei progetti precedenti, avevamo suggerito alcune attenzioni, che oggi vediamo in parte accolte. Avevamo raccomandato di non sprecare l’occasione della riqualificazione per affrontare alcune questioni di interesse pubblico, quali la sicurezza di via Piave e di via Monte Grappa (quest’ultima priva di marciapiedi, pur essendo prossima a una scuola materna), la realizzazione di parcheggi (ove possibile, interrati), la connessione degli itinerari ciclabili, l’integrazione del PalaEXBO nel contesto del quartiere. Per questi motivi, suggerivamo all’amministrazione di intervenire sull’area solo una volta trovate soluzioni più in linea con gli interessi della nostra comunità".

L'altezza delle torri e il terreno sottostante

"Ci sembra che oggi il nuovo progetto effettivamente riesca nell’intento di creare uno spazio organico, anche se mediante la realizzazione di torri residenziali. Come è noto, lo sviluppo in altezza delle volumetrie consentite dal PGT, per quanto controverso da un punto di vista estetico, consente una migliore valorizzazione della superficie verde e la possibilità di progettare spazi di connessione tra i diversi edifici. Occorre considerare un maggior numero di variabili rispetto alla sola altezza degli edifici per poter esprimere un giudizio ben formato: le volumetrie previste dal PGT per l’area dell'ex-Parma ci sembrano, tutto sommato, accettabili, inserendosi nel contesto di un comparto, comunque, molto ampio e lo sviluppo in altezza ci sembra una scelta migliore rispetto alle altre possibili. Per fare un paragone, ben più discutibili ci sembrano le volumetrie previste nel vicino comparto di via Bainsizza dove, a fronte di altezze più limitate, si finisce per ottenere una copertura delle superfici e una densificazione dell'urbanizzato preoccupanti. Tornando all’ex-Parma, la valorizzazione e l’inserimento del PalaEXBO in un disegno complessivo ci sembrano oculati e la prospettiva di sviluppo del polo sportivo ci sembra molto interessante. Il supermercato e i parcheggi previsti, inoltre, potrebbero rivelarsi un utile servizio per i residenti. Purtroppo, questi ultimi risultano ancora una volta a raso e, perdipiù, in buona parte a servizio del supermercato. Da questo punto di vista, probabilmente si sarebbe potuto chiedere di più, considerando anche lo scomputo degli oneri. Condividiamo totalmente l’opinione, più volte sostenuta in passato dagli stessi membri di questa maggioranza, che sia necessario prevedere, quando possibile, i parcheggi sottoterra. Bisogna poi, però, anche fare il possibile per difendere tale impostazione in fase di negoziazione con gli attuatori".

L'impatto sul traffico automobilistico

"Da un punto di vista viabilistico, il posizionamento dell'ingresso stradale al supermercato, previsto ora su via Piave, ci sembra una scelta più razionale rispetto all’ipotesi originaria su via Monte Grappa, evitando di congestionare ulteriormente il traffico all'interno del quartiere e in prossimità della scuola.
Gli itinerari ciclabili previsti in attraversamento del comparto sembrerebbero funzionali ed efficacemente collegabili con quelli preesistenti; questo – a nostro parere – farebbe davvero la differenza per la sicurezza dei ciclisti e degli automobilisti. Speriamo che si proceda presto in tal senso. Purtroppo, non sembra che si possa dire lo stesso per il tratto di pista ciclo-pedonale ipotizzata su via Piave, che ci pare breve, isolata e frequentemente interrotta da passi carrabili. Inoltre, la promiscuità di pedoni e ciclisti non rappresenta mai – a nostro modo di vedere – la soluzione migliore da un punto di vista di sicurezza. Il Sindaco ha minimizzato in conferenza stampa l’impatto sul traffico automobilistico, sebbene il parere allegato alla delibera rilevi “flussi aggiuntivi su tutta la rete modellizzata, maggiori nell’ora di punta della sera 17:30-18:30”. Non ci convincono del tutto le rassicurazioni in merito all’impatto misurato nei rallentamenti che già oggi generano disagio su via Piave e su via Marconi. Speriamo che il problema sia affrontato seriamente e non sottovalutato. Stando al progetto, ci sembra poi che la sicurezza di via Monte Grappa per i pedoni risulti in parte aumentata, mediante un tratto (purtroppo breve) di marciapiedi e attraversamenti pedonali, prima assenti".

Incoerenza della maggioranza dopo le critiche negli anni passati

"In sintesi, la creazione di un nuovo isolato “integrato” è da parte nostra valutato con interesse e posiziona questa iniziativa come un intervento finalmente strategico e non isolato. Si poteva forse ottenere di più dall’attuatore in termini di servizi di interesse pubblico. Occorre poi, in conclusione, spendere due parole sulle polemiche che l’intervento sta generando. Viene da più parti rilevata l’incoerenza di una maggioranza che, non molti anni fa, contestava a priori qualsiasi iniziativa che prevedesse la realizzazione di voluminosi edifici residenziali e di supermercati. Da una parte, di fronte alla sfida di governare una città, queste preclusioni ideologiche si sono dovute scontrare con la realtà. Così, la retorica ‘anti-supermercato’ e quella ‘anti-palazzoni’ hanno dovuto lasciare spazio al compromesso e al faticoso bilanciamento degli interessi in gioco. Dall’altra, vediamo però talvolta venir meno, in questo processo di negoziazione, il coraggio necessario nel portare avanti idee giuste, nell’interesse dei cittadini".

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