Tradate

Le "imprese del bene" nella Casa della Città Solidale

C'è chi aiuta con un contributo mensile, chi donando fondi e alimenti, e chi invece invita i propri dipendenti a diventare "volontari per un giorno"

Le "imprese del bene" nella Casa della Città Solidale
Pubblicato:

Imprese e terzo Settore, lavoro e solidarietà. Ci sono anche loro, le aziende, nel mondo della "Casa della Città Solidale" di Tradate.

Le aziende nella rete della Casa della Città Solidale

Aziende che in modi diversi sostengono le attività dell’associazione e del market solidale di via Isonzo gestito ai suoi volontari, ad esempio donando i prodotti che vengono raccolti, immagazzinati e distribuiti alle famiglie in difficoltà del territorio oppure offrendo «manovalanza». In dieci anni di vista dell’associazione, il numero di aziende parte della rete di solidarietà è in continua crescita.

"Già alla nascita dell’associazione - ricordano da La Casa della Città Solidale - diverse aziende del territorio avevano contribuito con materiali, ore di lavoro, arredi ed attrezzature alla ristrutturazione dei locali che ne ospitano la sede operativa, di proprietà del comune di Tradate. Negli anni alcune di esse con periodici o occasionali contributi economici sono state un prezioso supporto per le attività, anche in occasioni particolari come eventi e raccolte fondi. E recentemente alcune aziende hanno voluto dedicare all’associazione dei veri e propri progetti di volontariato aziendale, formula con cui l’impresa mette a disposizione della comunità o di una causa benefica tempo e risorse, anche invitando i dipendenti a svolgere in orario lavorativo un’attività con un impatto positivo sulla collettività".

Contributi, donazioni e volontari

Tra le più recenti, la RPE di Carbonate "che da due anni ci assicura un sostanzioso contributo mensile, utilissimo per programmare attività a medio e lungo tempo", la Merck Life Science Italia che ogni anno con il suo progetto Merck Global Food Drive individua una realtà che opera nell’ambito della povertà alimentare e alla lotta allo spreco e stimola i propri dipendenti in una raccolta fondi ed alimenti destinando il ricavato di fine 2023 al Market Solidale, e la IDEEX:

"Otto loro dipendenti hanno scelto di essere 'Volontari per un giorno' presso il nostro Market - spiegano dall’associazione - L’esperienza è stata molto apprezzata dai volontari e dalle ospiti. Una di loro ci ha scritto 'un grazie sincero per l’accoglienza ricevuta da parte di tutte le persone che ho incontrato. Fantastica esperienza che mi porto nel cuore'".

Una rete solidale

Iniziative che si uniscono a tante altre in collaborazione con altre associazioni, con altre aziende (nelle scorse settimane, ad esempio, si è rinnovata la collaborazione con McDonald’s) e chiaramente con le istituzioni locali, Comuni e Ufficio di Piano.

E con le scuole: "Queste particolari e avvincenti iniziative, affiancate dalle ormai consolidate raccolte alimentari mensili autogestite dalle 'Famiglie Solidali' e dagli alunni dell’Istituto Pavoni, dalle tante ore di volontariato regalate dagli studenti dell’ ITIS Geymonat e del Liceo Curie (in due anni scolastici più di 1000 ore), sono davvero un contributo importante per il funzionamento del Market Solidale - concludono - Inoltre sono molto gratificanti e generano tanta soddisfazione in chi dedica il proprio tempo, la propria energia, la propria professionalità e la propria creatività all’Associazione, perché l’impegno a diffondere la cultura della solidarietà, della cittadinanza attiva e della collaborazione tra tutte le realtà private e pubbliche sul territorio sta dando ottimi risultati. Fare rete e lavorare nell’ottica del cosiddetto welfare generativo. Continuiamo a crederci".

Seguici sui nostri canali