Inaugurata la nuova ambulanza della Croce rossa
Il taglio del nastro in piazza Toti a Cislago con il discorso del sindaco Calegari.
La nuova ambulanza della Croce rossa è stata inaugurata in piazza Toti a Cislago alla presenza dell’Amministrazione. Il sindaco Stefano Calegari ha colto l’occasione per ringraziare tutti i volontari per l’importante servizio che svolgono per la comunità.
Inaugurata la nuova ambulanza della Croce rossa
«L’importanza della Croce rossa, e di quello che fa, la conosciamo tutti molto bene. Per questo, ritengo che sia un mio dovere, come sindaco, rivolgere innanzitutto la mia attenzione alle persone, e cioè alle donne e agli uomini che compongono e tengono viva la grande famiglia della Cri, in particolare a chi opera nel Comitato di Saronno di cui Cislago fa parte. E’ a loro che va il mio grazie, anche a nome di tutta la cittadinanza: ai volontari e ai lavoratori e al loro presidente Orlando Chiariello, mio concittadino, che ho avuto modo di conoscere e apprezzare. Senza di loro questa ambulanza non si muoverebbe dalla sede». E ancora: «Senza mezzi adeguati in numero e prestazioni, anche i volontari sarebbero assai limitati e, se così fosse, anche tutti i cittadini avrebbero un servizio insufficiente, o non lo avrebbero affatto. E allora ben venga questa nuova ambulanza, che va ad arricchire il parco mezzi della Croce rossa e che consentirà di essere ancor più operativi e tempestivi in caso di richiesta di soccorso».
"E' un dono per la comunità"
L’intero territorio trarrà vantaggio dalla nuova ambulanza: «Il dono è per l’intera comunità, non un fatto privato. Significa che il territorio è meglio presidiato. Significa che dobbiamo tutti essere grati che questa cosa sia successa, perché è per tutti». Infine un pensiero rivolto all’intero mondo del volontariato:
«Tutte le associazioni vivono per la generosità della gente, che si manifesta attraverso donazioni, ma anche offrendo del proprio tempo. Oggi gridiamo “viva la Croce rossa e la sua grande famiglia di donne e uomini, volontari e dipendenti”. E gridiamo “grazie” per il dono che ci stanno facendo».