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Spaccio nei boschi: i carabinieri arrestano due pusher

Hanno tratto in arresto due cittadini di origini marocchine, irregolari sul territorio nazionale rispettivamente di 34 e 24 anni

Spaccio nei boschi: i carabinieri arrestano due pusher
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Duplice arresti per due marocchini di 34 e 24 anni a Cislago: i due spacciavano nei boschi appena fuori dalla città.

Spaccio nei boschi: i Carabinieri arrestano due pusher

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Saronno, della Stazione di Caronno Pertusella, insieme ai colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna, ieri hanno tratto in arresto due cittadini di origini marocchine, irregolari sul territorio nazionale rispettivamente di 34 e 24 anni per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Come ormai di consueto nel corso dei servizi coordinati dalla Compagnia di Saronno, i Carabinieri, nella giornata di ieri 25 febbraio si inoltravano da più direzioni, nei boschi prospicenti l’autostrada Pedemontana nel comune di Cislago riuscendo a guadagnare alcune posizioni dalle quali potevano osservare delle inequivocabili condotte di spaccio senza essere notati dagli spacciatori assorti nella loro attività illecita. Individuata quindi la presenza dei due pusher, i Carabinieri si predisponevano in modo tale da limitare le possibilità di fuga dei due uomini che probabilmente informati da qualche loro vedetta ricevevano una telefonata ed immediatamente cercavano di darsi alla fuga, ma i Carabinieri che ormai avevano circondato quasi completamente le vie di fuga li bloccavano dopo un breve inseguimento tra gli alberi.

Droga e soldi addosso ai pusher

Addosso ai due sono state trovate oltre 100 grammi di sostanze stupefacenti di vario tipo, cocaina hashish ed eroina, singolarmente confezionate in circa cento dosi e pronte per la vendita, oltre che la somma contante di 750 euro e diversi telefoni cellulari utilizzati per il contatto con gli assuntori.

Tutto il materiale recuperato è stato posto sotto sequestro e i due uomini dichiarati in arresto e dopo le formalità di rito sono stati tradotti presso il carcere di Busto Arsizio

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