Cento campioni per la vita: nel sesto anniversario della morte di Fily una nuova ricerca per vincere l'osteosarcoma
L'iniziativa promossa dall'associazione Insieme per Fily, nata dopo la morte del 15enne di Misinto Filippo Finocchio
Trasformare il giorno del dolore più grande in un’occasione per dare speranza a chi sta lottando contro la malattia. Lo hanno fatto papà Antonio Finocchio, mamma Armida Pancari e la ormai grandissima famiglia allargata di Insieme per Fily, che oggi, venerdì 16 febbraio 2024, proprio nel sesto anniversario della morte del 15enne di Misinto Filippo Finocchio, stroncato nel 2018 da un osteosarcoma, hanno avviato una raccolta fondi che servirà a finanziare una ricerca alternativa contro questa tremenda malattia che in questi anni, dopo quello di Fily, ha spento il sorriso di tanti, troppi ragazzi.
Una nuova ricerca per sconfiggere l'osteosarcoma
«Fily ci manca immensamente, ma lo sentiamo sempre vicino, è accanto a noi in tutto quello che facciamo - spiega papà Antonio, presidente della onlus - Per questo il giorno della sua morte è il giorno in cui facciamo qualcosa di concreto per la vita, per aiutare chi sta soffrendo ed evitare che altri soffrano».
Quest’anno, oltre al tradizionale assegno che la onlus dal 2019 consegna all’Istituto nazionale dei tumori di Milano con quanto raccolto (nel 2023 la cifra raggiunta è stata di 100mila euro), il 16 febbraio è stata presentata anche una nuova ricerca per studiare l’osteosarcoma e sconfiggerlo.
Cento campioni per la vita
«Un progetto che viaggerà su un binario parallelo rispetto alla ricerca che sosteniamo da sempre con le iniziative e gli eventi che organizziamo - precisa Finocchio - Attraverso la piattaforma di crowdfunding Idea Ginger, abbiamo avviato la raccolta fondi “#100 campioni per la vita”, che sosterrà proprio il nuovo studio».
Esami sul sangue dei bambini con osteosarcoma
La scelta della parola «campioni» non è casuale:
«I campioni per noi sono tutti i bambini che stanno combattendo contro un tumore, ma anche le provette di sangue che rappresentano il fulcro di questo progetto - conferma Finocchio - A ogni bimbo con osteosarcoma verranno infatti effettuati quattro prelievi: il primo appena entra in ospedale, il secondo dopo l’intervento chirurgico, il terzo al termine della chemioterapia e il quarto quando è guarito. L’obiettivo è studiare meglio come si trasforma ed evolve la malattia, attraverso il profilo immunologico del paziente».
La raccolta fondi per sostenere la ricerca
I campioni saranno portati nel laboratorio scientifico ed esaminati da Claudia Chiodoni, ricercatrice dell’Istituto dei tumori.
«Per iniziare lo studio è necessario raccogliere almeno 100 campioni, ma il nostro obiettivo è arrivare a 200 - conclude Finocchio - Più sono e più lo studio può essere approfondito e specifico. E più ragazzi si possono salvare».
Tutti possono partecipare alla raccolta fondi e aiutare a sconfiggere il cancro pediatrico, effettuando una donazione attraverso il sito https://www.ideaginger.it/progetti/100-campioni-per-la-vita.html.