Omicidio nel parco del Rugareto: dubbi sull'identificazione del commando
In aula il testimone che aveva notato i presunti colpevoli dell'uccisione di Bouda Ouadia: "Non riesco a riconoscerli"
Omicidio nel Bosco del Rugareto di Rescaldina, nuova udienza: difficoltà per i testimoni nell'identificare il commando che uccise Bouda Ouadia nel 2022.
Omicidio nel Rugareto, i dubbi dei testimoni
Nuova udienza per il processo per l'omicidio di Bouda Ouadia, il 25enne, irregolare e senza fissa dimora, ucciso a colpi d'arma da fuoco a Rescaldina, in via Per Gerenzano, nel tardo pomeriggio del 2 aprile 2022. Nell'aula del Tribunale di Busto Arsizio, ieri, lunedì 15 gennaio 2024, Per l'accusa, rappresentata dal pubblico ministero Carlo Alberto Lafiandra, il giovane sarebbe stato ucciso da Mohamed El Moundiry, Elhabib Rahoui, Abdelatif Bouda e Mohamed Hakmaoui per motivi legati allo spaccio di droga nell'area boschiva (che di fatti è soprannominata il Bosco della droga). L'udienza ha visto la presenza in aula di un testimone: si tratta della persona che, intorno alle 18.30 di quel giorno, aveva dichiarato di aver visto 5 persone armate di fucile entrare nel bosco. Poco dopo il rumore di due detonazioni. E il 118 chiamato dal teste stesso. Dalle sue descrizioni vi sarebbero quelle di un giovane, descritto come di età compresa tra i 17 e i 20 anni, e poi un altro di età maggiore. In quei giorni il teste aveva indicato due persone guardando l'album fotografico sottopostogli dagli inquirenti: ma nell'udienza ha precisato di aver identificato "dei tratti somatici". Nessuna certezza "al 100%"quindi. E quando gli è stato chiesto se riconoscesse qualcuno di loro tra gli imputati (due) che erano presenti, ha risposto di "no".
I "successi" della difesa
Da parte della difesa è stato nuovamente sostenuto che la vittima non è escluso possa essere stata colpita da del "fuoco amico". Il testimone presente ha poi ricordato di aver visto 5 uomini armati che però, a suo avviso, non sembravano inseguire qualcuno.