Primo obiettivo per la Caronnese? I playoff
La cosa che mi è piaciuta di più in questo girone d’andata sono state le buone partite che abbiamo disputato
Intervista la mister della Caronnese, Roberto Gatti, a metà del campionato: tra gli obiettivo c'è sicuramente quello di raggiungere i playoff e tornare in Serie D.
Primo obiettivo per la Caronnese? I playoff
In vista dell’inizio del girone di ritorno mister Roberto Gatti ha tracciato un bilancio di questa prima parte di stagione e ha dato qualche indicazione su quello che si aspetta per il proseguo del campionato tra obiettivi da centrare, nuovi acquisti da inserire in squadra e una Caronnese che punta a restare ai piani alti della classifica per tornare il prima possibile in Serie D. Ecco le sue parole.
Partiamo da un bilancio: com’è andato questo girone d’andata?
Tenendo conto che questa Caronnese è una squadra e una società nuova, il nostro girone d’andata è comunque da 6 in pagella. Abbiamo alternato partite ottime con cali importanti, un rendimento che però ci permette lo stesso di giocarci tutte le nostre possibilità. Certo, avessimo conquistato la finale di Coppa…
Che voto si sarebbe meritata la Caronnese?
Un 8 pieno. Con anche qualche punto in più in campionato, sarebbe stato un voto ampiamente meritato.
Cosa ti è piaciuto di più e di meno di questa prima parte di stagione?
La cosa che mi è piaciuta di più in questo girone d’andata sono state le buone partite che abbiamo disputato. Come le vittorie casalinghe contro due squadre forti come Sestese e Solbiatese. O come il quarto di finale di Coppa o l’andata della semifinale, entrambe sfide giocate contro avversari forti. Il nostro è un campionato ricco di avversari forti e questo ti porta ad avere dei cali. Ecco, se c’è un aspetto che non mi è piaciuto sono stati i cali, mentali e fisici, che abbiamo avuto in diverse occasioni durante la prima parte di stagione.
Come avete fatto a mantenervi nelle zone alte della classifica nonostante una partenza in corsa e a necessari cambi all’interno della rosa sopravvenuti in questi mesi?
La risposta è semplice: con i risultati. Siamo riusciti a mettere insieme 3 vittorie consecutive per due volte di fila, 18 punti che ci hanno dato un bel po’ di ossigeno e fiducia, perché sono arrivati dopo momenti difficili a livello di risultati. Senza il calo sul finire del girone d’andata ad oggi saremmo tranquillamente quinti. I tanti cambi? Quando ci si trova a lavorare con squadre totalmente nuove e tanti giocatori diversi, è normale che serva un po’ di tempo per far quadrare tutto.
Adesso che la rosa è praticamente quella definitiva, credi che la squadra sia completa in ogni reparto?
Dire di essere completi in ogni reparto è complicato. Dico solo che siamo sicuramente migliorati rispetto al girone d’andata. E questo è di certo un punto da cui ripartire. Non dimentichiamoci i tanti sforzi che ha fatto la società in questi mesi sul mercato. A partire da Karl Ngounga Opat, esterno destro e mancino di difesa che con la sua duttilità ci è già stato molto utile. Poi Enzo Jordan Mathieu, centrocampista dalla grande tecnica e dal coraggio da vendere. Davanti è arrivato Vamara Sanogo, giocatore con una grande esperienza e che aumenterà il nostro rendimento sotto porta. Senza dimenticare Andrea Migliavacca, attaccante di peso e già carico in vista del campionato. Sono arrivati anche Davide Santambrogio Bietti, difensore centrale che mi dà qualche possibilità in più a livello di scelte. Da ieri abbiamo accolto anche Tommaso Brignoli, arrivato dalla Pro Sesto e che ci porta qualità in mezzo al campo, unita alla sua voglia di riscatto. C’è anche Gaetano Grasso, esterno di difesa capace di giocare su entrambe le fasce, giovane e intraprendente. E poi c’è la squadra formata da capitan Corno e dai tanti giocatori di qualità che ci ha permesso di essere tra i protagonisti del girone di andata. Insomma: abbiamo risorse importanti per ogni reparto e sta a noi fare bene.
Quali sono i pregi e i difetti della tua Caronnese?
Il nostro pregio principale è quello che siamo stati capaci di reagire nei momenti più difficili, e non è un aspetto da sottovalutare. Il difetto, invece, è che abbiamo regalato tanto, troppo. E non possiamo permetterci così tanti regali agli avversari nel girone di ritorno.
Cosa ti aspetti dal girone ritorno?
Nel girone d’andata abbiamo conquistato 28 punti, che è un ottimo risultato, ma nel ritorno dobbiamo e vogliamo necessariamente farne di più. Un aspetto che ci può dare una mano è che da sempre, le squadre in testa alla classifica alla fine dell’andata, nel ritorno tendono a perdere qualche punto. Noi giocheremo ogni partita come se fosse quella decisiva. L’obiettivo è arrivare a giocarci i playoff a fine stagione, ma se facciamo altri 28 punti è dura. Ne servono almeno 30 o ancor meglio 32. Andare ai playoff di Eccellenza vorrebbe dire avere una grande chance di salire subito di categoria, perché questo campionato funziona così: se arrivi ai playoff, è probabile che tu possa arrivare fino in fondo.
Ci credi ancora a vincere il campionato?
Per ora puntiamo ai primi 5 posti della classifica. Il mio sogno sarebbe quello di fare 40 punti nel girone di ritorno. So che è solo un sogno ed è molto complicato realizzarlo, ma come si dice? A volte i sogni si avverano, quindi…