Pronto soccorso presi d'assalto: le critiche di Astuti e Majorino
“La rete territoriale dei servizi sanitari in Regione Lombardia deve essere totalmente ripensata"
Critiche da parte dei consiglieri regionali del PD, Samuele Astuti, Pierfrancesco Majorino, nei confronti della gestione regionale dei Pronto Soccorso presi d'assalto in questi giorni a causa dei picchi influenzali.
Pronto soccorso presi d'assalto: le critiche di Astuti e Majorino
“La rete territoriale dei servizi sanitari in Regione Lombardia deve essere totalmente ripensata, non è possibile che ogni volta che ci troviamo di fronte a un picco influenzale i pronto soccorso diventino inaccessibili a causa di un sovraffollamento esagerato. Evidentemente, se tante persone non riescono a gestire per tempo influenza e mali di stagione, c’è ancora un grosso problema a monte. Non si può, ogni anno, intervenire in emergenza e tagliare servizi per poterne offrire altri” così Samuele Astuti e Pierfrancesco Majorino, consigliere e capogruppo PD in Consiglio regionale della Lombardia, intervengono in merito al sovraffollamento dei pronto soccorso lombardi e dopo le ultime dichiarazioni dell’assessore al Welfare che, per affrontare l’emergenza, sospenderà i ricoveri dal domicilio alle strutture che effettuano terapie riabilitative.
Accessi impropri al Pronto Soccorso
“Chiediamoci, piuttosto, come mai la Lombardia è la regione italiana con il maggior numero di accessi impropri ai pronto soccorso – dicono gli esponenti dem, rifacendosi ai dati di Polis Lombardia – Evidentemente manca una vera rete di sanità territoriale - poliambulatori, studi medici associati, assistenza domiciliare - e dunque anche una seria attività di prevenzione. Solo per fare un esempio, la Lombardia è sotto la media nazionale per il numero di over 65 vaccinati contro l'influenza che nel 2022 sono stati addirittura meno rispetto all'inverno precedente. L'OMS indica come soglia raccomandata il 75% e noi siamo ancora fermi al 56%. Non abbiamo mai pensato che il Covid ci potesse rendere migliori – concludono Astuti e Majorino - ma che almeno riuscisse a migliorare alcuni elementi sostanziali della sanità lombarda, sì. Purtroppo, ci sbagliavamo”.