Malnate

Un calice di vino in cucina "per stordire la preda": polemiche di fuoco su chef Barzetti

Le scuse dello chef malnatese: "Ho riascoltato quello che ho detto e, soprattutto grazie al confronto con la mia famiglia, ho capito perché quelle parole sono profondamente sbagliate"

Un calice di vino in cucina "per stordire la preda": polemiche di fuoco su chef Barzetti
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Una serie di battute di cattivissimo gusto e poi, dopo il bailamme scoppiato soprattutto sui social, le scuse affidate a una storia Instagram. Quello di chef Sergio Barzetti, di Malnate, davanti alle telecamere Rai di "E' sempre mezzogiorno" è uno scivolone che rischia di costargli carissimo.

Il vino in cucina "per stordire la preda"

Ci sono volte in cui mordersi la lingua sarebbe la scelta migliore. Specialmente quando è davanti alle telecamere di Ra1 e davanti a milioni di persone si sta per fare una battuta che tocca uno dei temi più dibattuti e sentiti: quello del consenso, delle violenze sessuali e della violenza di genere.

Una lezione che lo chef malnatese Sergio Barzetti ha imparato a sue spese e nel peggiore dei modi: vestendo i panni di chi, quella battuta, l'ha fatta. E per due volte.

Scena del delitto, la cucina televisiva di "E' sempre mezzogiorno", programma condotto da Antonella Clerici dove Barzetti è ospite fisso. Si cucina un risotto, e Barzetti apre una bottiglia di "bollicine" che sarà usato per sfumare il riso. E lì, la Clerici dà inconsapevolmente il via: "Quando volete creare una convivialità e state corteggiando una persona ('pasturando', la corregge Barzetti) l'ideale è cucinare un risotto. (...) Nella ricetta quanto ne metto? Un bicchiere? E il resto cosa ne facciamo? Lo beviamo, nel frattempo. E, da lì, da cosa nasce cosa".

A rispondere, in studio, è il sommelier Andrea Amadei: "E poi si cucina meglio con un bicchiere di fianco". Poteva finire lì. Invece lo chef ha chiuso così lo scambio: "E poi vai a fare una cosa importante, vai a stordire la preda".

Risate, la Clerici che cerca di stemperare dicendo che "Non è carino detta così" e lo chef che continua:

"Quando pasturavo la Laura (sua moglie, ndr) eravamo a un corso di cucina. L'ho vista subito tra le tante. Cavoli ragazzi, non sono tutte così giovani le mie allieve di solito. Ne ho vista una giovane e via. Cercavo di inseguirla, dandole da bere per stordirla ma non sapevo che era astemia".

La reazione della presidente della Vigilanza Rai

Battutacce che hanno immediatamente sollevato un polverone, e che non sono piaciute ai vertici della Rai. Per il direttore dell’Intrattenimento Day Time Rai, Angelo Mellone, quanto detto dallo chef è "un’espressione che non può trovare posto nel linguaggio del servizio pubblico, anche se presentata nella forma di una battuta".

Barbara Floridia, presidente della Vigilanza Rai, è più dura:

"Com'è possibile che mentre il Paese è attraversato dal dibattito sul contrasto alla violenza di genere e alla cultura dello stupro sul servizio pubblico si possano dire certe frasi tra le risate generali? Non possiamo tollerare che si utilizzino espressioni come 'stordire la preda' riferita alle donne. Mi auguro che professionisti come Antonella Clerici siano sempre preparati a intervenire in maniera energica per stigmatizzare espressioni del genere".

Le scuse dello chef

Dopo la trasmissione, lo chef ha cercato di chiedere scusa con una storia pubblicata sulla sua pagina Instagram:

"In queste ore ho avuto modo di riflettere su ciò che è accaduto. Ho riascoltato quello che ho detto e, soprattutto grazie al confronto con la mia famiglia, ho capito perché quelle parole sono profondamente sbagliate. Mi scuso con tutte le donne, con mia moglie, con Antonella e con tutte quelle persone che si sono giustamente indignate di fronte a quelle parole inopportune. Questa esperienza, e la discussione che ne è generata mi serviranno per non commettere lo stesso errore".

 

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