Primo concorso di eleganza al Museo Fisogni
Tra le auto più singolari la Sachsering Trabànt P601 costruita nel 1988 nella Germania dell’Est
Un successo di presenze e di auto a Tradate in occasione della prima d'edizione del concorso d'eleganza indetto dal Museo Fisogni.
Un successo di eleganza al Museo Fisogni
Non è stato un raduno né una sfilata casuale di auto che hanno segnato un’epoca. Il concorso d’eleganza - che si è tenuto tra i cortili e i prati del Museo Fisogni di Tradate - si è rivelato un successo per l’attenta selezione degli esemplari, la cura dell’esposizione antologica e l’analisi di motori e carrozzerie da parte degli otto Commissari tecnici. Poi nel pomeriggio il momento spettacolare dedicato agli applausi, suscitati dalla passerella, dove l’emozione scaturiva dal trionfo dello stile.
Riuscitissimo il connubio tra Club Asi Varese Auto Moto Storiche e il Museo Fisogni di Tradate, creato da Guido e Nicolò Fisogni e dal 2015 scrigno di migliaia di pompe di carburante e cimeli della storia della mobilità provenienti da tutto il mondo sin dall’800.
Chiamato dal Club Vams a coordinare la giuria è stato Massimo Delbò esperto della storia dell’Automobile, supportato dalla competenza dei Commissari tecnici del club varesino Asi e dalla passione per conservazione e restauro delle 40 selezionate testimoni del tempo da parte dei 40 concorrenti provenienti da 7 provincie italiane e dall’estero. Tra le più applaudite la Centenaria Bugatti Brescia T23, Lancia Augusta Pininfarina, MG Midjet Sport, Ford A Roadster, Chevrolet Torpedo del ‘29, Topolino C e Lancia Aurelia B10
Vincitrice l'Alfa Romeo 6C
Proclamata BEST IN SHOW l’Alfa Romeo 6C 2500 Sport Pininfarina del 1949 di Roberto Pozzi con il figlio Riccardo. Si tratta di un esemplare straordinario per bellezza e cura dei particolari, tra carrozzeria e interni, una delle auto che ha sdoganato il concetto di sportività che può appartenere anche ad una berlina, realizzata da Pininfarina in soli 17 esemplari.
Tra le auto anteguerra chiuse premiata la britannica Swallow SS One Saloon del 1934, marca di Coventry, in Gran Bretagna, dalle cui ceneri è sorta la fabbrica Jaguar, esemplare restaurato in cinque anni di lavoro dal varesino Marco Binetti del club Gams di Gallarate. Seconda classificata la Fiat 505 Sport del 1927 di Claudio Salice, terza la Bugatti Brescia T23 carrozzata a Parigi da Lavocat & Marsaud di Gianandrea Redaelli.
Applausi a chi guidata le migliori auto del dopoguerra aperte quali AC 2 Litri Buckland SportTourer MK1 di Marco Castagno, MG TD di Eleonora Molina, Ford Mustang Cabriolet di Giorgio Tonsi, Lancia Flaminia GT di Stefano Clerici e Alfa Romeo 2600 Spider del ’64 di Alessandro Clerici.
Tra le “chiuse” del dopoguerra, premiate Maserati Merak 2000 GT di Giuseppe Fedele, Fiat 1500 Coupé di Riccardo Sandri, Citroen Traction Avant 11B disegnata da Flaminio Bertoni e collezionata da Maurizio Ciatti.
Le macchine particolari esposte
Tra le auto più singolari la Sachsering Trabànt P601 costruita nel 1988 nella Germania dell’Est, un anno prima della caduta del muro di Berlino e la Ford Anglia del 1963 dalla carrozzeria così particolare da dividere esperti e curiosi presenti al Museo Fisogni in due fazioni, come fossero Guelfi e Ghibellini.
Premiato il più giovane collezionista Giorgio Tonsi, il più lontano a raggiungere Tradate Luca Salati, l’auto meglio conservata La Lancia Flaminia Convertibile carrozzata Touring di Paolo Primi e la Lancia Fulvia Coupé del ’72 che appartiene sin dalle origini alla famiglia di Gian Vincenzo Barlocco che l’ha guidata.