Nel ricordo di Luca raccolto un milione di euro per combattere la leucemia mieloide infantile
In occasione del 12 anniversario della scomparsa si è la cena dell’associazione «Quelli che con Luca».
Un altro grande traguardo è stato raggiunto dall’associazione «Quelli che con ... Luca» di Uboldo. E lo scorso 17 settembre in una serata di grandi emozioni il presidente Andrea Ciccioni condiviso con gli ospiti i passi avanti conquistati nella ricerca contro la leucemia mieloide infantile.
Nel ricordo di Luca si sostiene la ricerca
L’occasione è stata la cena che ogni anno è organizzata dall’associazione per raccogliere fondi da destinare alla ricerca. Per il progetto Cart sono stati raccolti 20mila euro, arrivando con questa ultima donazione a superare oltre un milione di euro destinati alla ricerca dal 17 settembre 2011 a oggi. Tutto questo è stato possibile grazie all’aiuto di tanti amici che hanno sostenuto in questi anni il presidente e l’intera associazione.
Tutto quello che viviamo è straordinario
«Tutto l'anno giro ovunque per raccontare la storia del nostro Luca, per raccontarne i valori che abbiamo goduto in vita ed i valori che ci ha lasciato. Sono quelli che poi abbiamo cercato, in questi anni, di trasferire, di fare comprendere ai più. La nostra Onlus gira come una trottola tutto l'anno, mi ripeto, esserne il Presidente è un onore, un piacere, una grande e bella responsabilità. Tutto quello che viviamo è straordinario grazie a tutti voi - ha spiegato Andrea Ciccioni - Ma oggi la trottola si ferma, si deve fermare, questo giorno e questa sera è giusto che si stacchi da tutto. Ci deve fare riflettere, ci deve inorgoglire, ci deve fare unire ancora di più. La tristezza l'ho voluta e l'abbiamo sempre voluta accantonare. Il nostro Luca ha sempre unito tante persone diverse, di età e di caratteristiche, già capitano per sempre senza saperlo e senza volerlo. Nessuno vuole ammalarsi, ma tutti noi se vogliamo possiamo consentire di fare guarire di più. Se vogliamo possiamo essere più amici, possiamo essere più uniti, se vogliamo possiamo essere più forti. Più incisivi, più determinati. Se vogliamo, è una scelta, lo ripeto da anni. Il futuro ci vede forti e determinati, la strada aperta da noi ormai è diventata un'autostrada su cui la velocità è aumentata, le macchine anche. Oggi ci sono tanti progetti di terapia genica aperti in Italia, tanti allo studio, tanti pronti a dare i primi risultati, alcuni i risultati li hanno già dati, veri, positivi. Vuol dire che avevamo ragione sin dal 17 settembre 2011. È il caso del nostro progetto di terapia genica, noi siamo nati per fare nascere il progetto di terapia genica, non per fare beneficenza generica, lo ricordo anche questa sera. Lo abbiamo concepito, lo abbiamo fatto nascere, lo abbiamo cresciuto, lo abbiamo fatto diventare adulto, grande. Non si può pensare che questa sera sia una delle tante della nostra fitta agenda, questa è diversa. È unica, è la sola, è quella da difendere sempre e per sempre».