Blitz degli animalisti al Parco Pineta contro la caccia nell'area naturale
"L'Ente Parco e i comuni hanno stipulato un accordo con un "centro lavorazioni carni". Che si occupa di trasformare i cadaveri degli Animali uccisi in prodotti"
Blitz di Centopercento animalisti alla sede del Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate per chiedere lo stop all'uccisione di cinghiali e cervi all'interno dell'area naturalistica.
Blitz degli animalisti al Parco Pineta
"Ci siamo già occupati del Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate (tra Como e Varese). Un'area boschiva trasformata dagli amministratori in un mattatoio, dove vengono sterminati Cinghiali e Cervi - fanno sapere gli esponenti di Centopercentoanimalisti" - Il macello continua, ed è diventato un business notevole. Infatti da tempo l'Ente Parco e i comuni hanno stipulato un accordo con un "centro lavorazioni carni". Che si occupa di trasformare i cadaveri degli Animali uccisi in prodotti da vendere a ristoratori e commercianti".
L'accusa di voler monetizzare con le uccisioni
"Quindi non c'è solo la volontà di far contenta la lobby dei cacciatori, ma c'è anche un guadagno: il soldo gira, e in quali tasche andrà a finire? E soprattutto c'è una visione completamente sbagliata della gestione di un'area naturale. Che ormai "naturale" non è più, se una componente essenziale dell'ambiente (gli Animali liberi) viene eliminata - continuano gli animalisti - Nel tardo pomeriggio del 30 agosto, per far capire ai diretti interessati che non ci siamo dimenticati di loro, militanti del Movimento Centopercentoanimalisti hanno affisso uno striscione sui muri della sede del parco pineta con scritto: “PARCO PINETA S.P.A. DELLA SOFFERENZA!”