La IX Commissione permanente – Sostenibilità sociale, casa e famiglia di Regione Lombardia ha fatto visita a Fondazione Renato Piatti nel suo centro “Mafalda Luce” di Milano.
Emanuele Monti in visita a Fondazione Piatti: “Queste le realtà con cui Regione deve collaborare”
La richiesta di poter visionare in prima persona gli spazi e le attività è arrivata direttamente dal presidente della Commissione Emanuele Monti, che è stato accompagnato dal presidente di Fondazione Piatti Emilio Rota, dal direttore generale Franco Radaelli e dal personale del centro in un tour guidato. Non prima, però, di aver approfondito il tema autismo e l’aumento delle richieste a cui ogni anno la Fondazione deve far fronte.
“In tutti i nostri centri per minori osserviamo un aumento del numero di bambini e famiglie in lista d’attesa dei servizi riabilitativi per i disturbi dello spettro autistico – ha spiegato il presidente di Fondazione Piatti e di Anffas Lombardia Emilio Rota – Per questo il nostro impegno è volto ad offrire risposte sempre più adeguate che diano supporto alle famiglie e ai bambini fragili aumentando nella comunità la consapevolezza che l’autismo è un disturbo presente in modo sempre più pervasivo per cui è possibile fare molto solo se l’intervento riabilitativo è competente, precoce e continuativo nel tempo. La visita del presidente Monti è un importante riconoscimento al lavoro svolto sinora dalla nostra Fondazione e un’occasione per sottolineare nuovamente la conseguente necessità di offrire un’offerta più ampia e completa”.
Una necessità sottolineata anche dal direttore generale Radaelli nel presentare al presidente Monti i servizi che la Fondazione si impegna a garantire.
“C’è un bisogno crescente di servizi per bambini con disturbi dello spettro autistico e disturbi del neuro sviluppo – ha ribadito il direttore generale di Fondazione Piatti – Questo, da un lato perché famiglie, scuole e servizi sanitari riescono ad avviare una presa in carico integrata sempre più precocemente, dall’altra per il costante aumento di attenzione per le forme di autismo a medio e alto funzionamento. Come in ogni fase della vita, il nostro obiettivo è fornire alle famiglie gli strumenti necessari a potersi approcciare nel migliore dei modi ai loro bambini e ragazzi dove, in un percorso dove il nostro valore aggiunto è la presa in carico e il coinvolgimento attivo della famiglia all’interno di all’alleanza terapeutica duratura dove ciascuno possa godere e beneficiare di una presenza sicura, costante, affidabile e professionale come quella delle nostre équipe e in un ambiente a misura di famiglia”.
I commenti
“Studi di letteratura, che trovano corrispondenza nella nostra ricerca interna, riportano come il 70/80% dei bambini con autismo presenti difficoltà di integrazione sensoriale fondamentale nel processo di conoscenza e di costruzione di un agire competente. Nei nostri bambini infatti, il normale processo percezione/risposta/apprendimento avviene in modo alterato, rallentato, talvolta interrotto o discontinuo. Gli spazi terapeutici sono stati quindi progettati per fornire in maniera graduale e mirata, le stimolazioni necessarie affinché il processo di crescita sensomotoria del bambino possa realizzarsi nel modo più efficace e completo” racconta l’equipe che ha accompagnato il presidente Monti nella visita agli ambienti di cura.
Un racconto vivo e a più voci quello delle molte attività attivate con e per le famiglie del territorio come “Autlab” e “Falinks – l’atletica al servizio della riabilitazione”, che hanno accompagnato anche la plenaria di apertura, dopo i consueti saluti istituzionali a cura del presidente Rota e del direttore generale Radaelli.
“Abbiamo scelto di iniziare il percorso di questa nuova legislatura qui da Fondazione Piatti, perché vogliamo portare la Commissione sul territorio – ha commentato Emanuele Monti al termine del tour – ma anche per far risaltare l’importanza di un centro come questo. L’autismo è un tema caro a Regione Lombardia, e vogliamo che resti centrale anche nelle politiche future. L’obiettivo di questa giornata è stato, infatti, quello di toccare con mano quelle che sono le esigenze e i bisogni per poterli riportare, con l’attenzione che ci ha sempre contraddistinto, nelle sedi di Regione Lombardia e nelle azioni della nostra Commissione”.