Busto Arsizio: Il piano strategico #Varese2050 per aumentare la competitività della provincia di Varese

La parola d'ordine è coinvolgimento, l'ascolto del territorio è fondamentale per capire le esigenze della società

Cinque punti per aumentare la competitività della provincia

Far ritrovare alla provincia di Varese una propria identità, chiara, definita e attrattiva a livello nazionale e internazionale, una sfida appassionante e interessante che Confindustria Varese sta presentando al territorio, tramite il Piano strategico #Varese2050, messo a punto dopo più di un anno di lavoro grazie all’aiuto e alla collaborazione di vari attori, coinvolti per capire le esigenze del territorio e le strade da intraprendere.

La tappa saronnese di presentazione del progetto si è svolta allo stabilimento Sanofi a Origgio – alla presenza di Luca Angelini in rappresentanza del polo mondiale – lo scorso lunedì e ha messo in luce i singoli punti del piano, stilati dopo l’attento ascolto del territorio, come ha commentato il Presidente di Confindustria Roberto Grassi:

Abbiamo ascoltato le idee emerse dalla società e dal territorio per mettere a punto questo piano strategico, e abbiamo già iniziato a lavorare con una serie di investimenti e attività, partendo dal MILL, il progetto più ambizioso degli ultimi trent’anni, con la sede di Confindustria che si trasferirà a fianco dell’università di Castellanza, nella speranza di porre la prima pietra a inizio 2024.

Il piano strategico #Varese2050 prevede cinque linee interconnesse tra di loro, a partire dalla costruzione della fabbrica del sapere e del saper fare MILL (Manufacturing, Innovation, Learning and Logistics, ndr), che sorgerà a fianco dell’università Cattaneo di Castellanza, e prosegue con il posizionamento delle filiere industriali che dovranno essere messe al centro delle politiche di sviluppo in tutto il territorio della provincia, la creazione di un ecosistema dell'innovazione, la valorizzazione di Malpensa e la creazione di una wellness destination, per valorizzare le eccellenze territoriali.

Abbiamo coinvolto tutti i nostri stakeholder (imprese, sindaci, giornalisti, associazioni, ndr) perché vogliamo collaborare ed essere attivi anche laddove non siamo noi a guidare il progetto vero e proprio – ha commentato Silvia Pagani -; non esiste benessere economico senza quello sociale, il nostro territorio è molto ricco e deve essere sempre competitivo, cosa che oggi non succede appieno in quanto Varese sta perdendo parte della sua ricchezza.

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