Cairate

Deiezioni: ordinanza obbliga al test per mappare tutti i cani

Parte il progetto per mappare il dna di tutti i cani presenti sul territorio comunale.

Deiezioni: ordinanza obbliga al test per mappare tutti i cani
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Sei mesi di tempo per sottoporre il proprio animale all’esame per il prelievo del dna.

Deiezioni, parte il progetto a Cairate

E’ quanto dispone l’ordinanza che il sindaco Anna Pugliese invierà a tutti i 1200 proprietari di cani sul territorio comunale. Obiettivo la mappatura e la registrazione al fine di ricondurre le deiezioni lasciate su suolo pubblico all’origine e risalire al padrone incivile che non le ha raccolte. E’ la campagna per il decoro urbano che l’amministrazione comunale ha stabilito di intraprendere nei mesi scorsi e che ora avvia con una forte operazione di spiegazione e azione che parte in questi giorni. Iniziano quindi gli incontri nei quali il sindaco stesso illustrerà e motiverà ai cittadini possessori di cani scopo e modalità dell’esame di prelievo del dna dei rispettivi animali – esame semplice al quale devono provvedere gli stessi proprietari – oltre alle conseguenze in caso di mancata ottemperanza dell’ordinanza, per la quale viene concesso un semestre di tempo.

Sono 1200 gli animali presenti in paese

«Abbiamo suddiviso i 1200 cittadini che risultano avere un cane nel registro anagrafe di Ats in gruppi da cento – riferisce Pugliese – che convocherò per una serie di incontri nei quali darò tutte le informazioni e indicazioni necessarie. Ribadendo in particolare l’obiettivo: vivere in un paese più pulito, civile, bello. L’invito alle riunioni sarà consegnato direttamente a casa attraverso la notifica del messo comunale, per rimarcare quanto sia importante». Dopo i momenti illustrativi arriverà l’ordinanza che chiederà ai proprietari di effettuare l’esame per la raccolta dati del Comune. E in caso di inadempienza sono previste sanzioni. Sanzioni che arriveranno poi anche a mappatura conclusa ogni qualvolta verranno ritrovate deiezioni su strade e marciapiedi: basterà un prelievo di materiale per risalire all’animale e al proprietario. «E’ un passaggio necessario e crediamo anche risolutivo, perché a oggi gli episodi sono tanto frequenti quando non riconducibili a una responsabilità, che invece così potrà essere accertata. E’ un progetto sul quale investiamo perché costretti da quanto si riscontra nei centri dei nostri paesi, dove purtroppo in troppi non si curano del decoro e del rispetto degli altri».

Sanzioni da 100 a 1000 euro

L’entità delle sanzioni per mancata raccolta delle feci canine – che le normativa vigente punisce – varia da Comune a Comune, dai 100 fino ai 1000 euro, a seconda dei casi. Una prospettiva che al termine del progetto dovrebbe fare da efficace deterrente anche per i cairatesi più pigri. «Siamo arrivati a questo perché davvero non è più accettabile convivere con l’indecorosa abitudine di non raccogliere le deiezioni, portando degrado nei nostri centri. Lo facciamo anche per la grande maggioranza di proprietari attenti e responsabili e per quella qualità della vita che abbiamo posto alla base del nostro operare per la collettività».

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