Castelveccana: ucciso da un colpo di pistola, indagato un carabiniere

All'inizio si era pensato a una caduta in un dirupo. Poi, vista la zona boschiva nota per i traffici illeciti, a un regolamento di conti tra chi gestisce lo spaccio. Ora sul cadavere trovato ieri in in una zona impervia dei boschi di Castelveccana si fa largo un'altra ipotesi, che vede indagato un carabiniere.

Castelveccana: spari e un morto nei boschi dello spaccio

I soccorsi si erano mossi ieri, venerdì, intorno alle 19, per una "caduta": codice rosso, e i soccorritori di Croce Rossa, elisoccorso, Vigili del Fuoco e soccorso alpino sul posto. A terra, in un canalone, un uomo sulla trentina, di origine nordafricana, senza vita.

Rapido, sin dai primi minuti, il collegamento coi traffici di sostanze stupefacenti che da anni si sono insediati in quella zona impervia, soprattutto cocaina ed eroina, che vengono continuamente combattuti dai Carabinieri e dalla Polizia di Stato con controlli e operazioni.

La nota della Procura e l'indagine

A far cadere l'ipotesi di una caduta una ferita d'arma da fuoco sul cadavere, oltre al ritrovamento di alcuni bossoli sul ciglio della strada. Oggi, sabato 11 febbraio, una nota della Procura definisce maggiormente i possibili contorni di quello che potrebbe essere successo, comunicando anche l'apertura di un'indagine su un carabiniere:

"Da ulteriori accertamenti è emerso che nel pomeriggio di venerdì 10 febbraio, nella stessa area, era stato svolto un servizio dell'Arma dei Carabinieri contro lo spaccio di droga e che nella circostanza, un sottufficiale aveva esploso alcuni colpi di arma da fuoco, ritenendo di trovarsi di fronte di persone armate".

Il militare è attualmente indagato per omicidio, e l'Arma dei Carabinieri ha già comunicato che procederà con la sospensione dal servizio. Le indagini ovviamente sono tutt'ora aperte così come la fase di accertamenti:

"Saranno svolte - prosegue la nota - tutte le attività di indagine utili a chiarire la dinamica dei fatti, inclusi accertamenti tecnici per la verifica della traiettoria e della tipologia del proiettile che ha attinto li corpo, non potendosi allo stato escludere qualsiasi ricostruzione alternativa rispetto alla responsabilità del militare".