Nell'Olona è strage di pesci: "Cosa si aspetta?"
Segnalate anche acque scure, cattivi odori e morìa di mammiferi
Dopo l'ennesimo di pesci nell'Olona nel tratto fra Nerviano e Parabiago il sindaco Cucchi ha chiesto un tempestivo intervento delle autorità preposte al controllo.
Moria di pesci: l'Olona ancora osservato speciale
"L'Olona è una risorsa per il territorio, non una discarica sommessa". Questo l'urlo del Consigliere Metropolitano, nonchè Sindaco della Città di Parabiago, Raffaele Cucchi che si associa alla sempre più pressante richiesta dell'Associazione Amici dell'Olona, di intervenire tempestivamente con controlli e verifiche nel tratto del fiume che insiste sul confine tra i comuni di Parabiago e Nerviano e di competenza di Città Metropolitana.
Nelle scorse settimane si è assistito nuovamente a una moria di pesci importante in prossimità del tratto sul confine tra i due comuni di Parabiago e Nerviano. Sul posto si è recato anche il Sindaco Cucchi che ha constatato anche una colorazione marrone dell'acqua e odori maleodoranti. Subito è partito uno stato di allerta, l'ennesimo quest'anno, che ha animatamente smosso gli animi degli amministratori locali, non solo quelli degli ambientalisti.
Le richiesta fatte da Cucchi
La richiesta di Raffaele Cucchi al Sindaco di CMM, Giuseppe Sala (autorità competente in materia di AIA) è, infatti, esplicita e pungente: l'avvio dell'art. 29 decies commi 3 e 4 del D.Lgs. n. 152/2006 per effettuare controlli straordinari sugli scarichi presenti sul fiume Olona nel tratto interessato dagli avvenimenti.
"Nel merito dei fatti - dichiara Cucchi - evidenzio come nell’ultimo periodo si sia verificata un’importantissima moria di pesci e di mammiferi, situazioni maleodoranti nei punti di scarico; colorazioni scure delle acque reflue immesse nel tratto di fiume e presenza di schiuma che crea molta preoccupazione nella popolazione dei nostri territori sulla qualità dell’acqua di questo fiume. Non ne possiamo più! Il territorio sta urlando per farsi ascoltare da chi può intervenire con controlli straordinari e mettere fine a questi episodi preoccupanti per il territorio, l'ambiente e la salute di tutti."
Città metropolitana deve monitorare quanto accaduto
"I comuni del Legnanese e del varesotto -prosegue- si stanno mettendo insieme per ragionare sulle modalità di monitoraggio, accertamento e segnalazione delle situazioni di anomalia che riguardano il fiume, ma questo non basta. Occorre far fronte comune per monitorare la qualità dell’acqua e che Città Metropolita di Milano, in qualità di Autorità Competente in materia di AIA, avvii un controllo straordinario sugli scarichi presenti sul tratto del fiume Olona di competenza, incaricando ARPA ai sensi dell'art. 29 decies commi 3 e 4 del D.Lgs. n. 152/2006. Premesso che, garantire il rispetto delle autorizzazioni e tranquillizzare la popolazione del nostro territorio sulla corretta gestione delle acque immesse, non è solo un dovere civico e amministrativo, ma soprattutto una questione di coscienza. Mi chiedo e mi domando, infatti: perchè nella città di Milano si è così attenti alla qualità dell'aria per una migliore qualità della salute e della vita dei cittadini limitando l'accesso delle autovetture non idonee (area B), mentre nell'area metropolitana si ignorano inquinamenti ben più gravi e rilevanti? Due pesi e due misure?"