Udienza

Stupro e violenze sul treno e in stazione, nemmeno passeggeri e capotreno riconoscono gli imputati

In aula passeggeri e capotreno presenti sul convoglio della sera dl 3 dicembre

Stupro e violenze sul treno e in stazione, nemmeno passeggeri e capotreno riconoscono gli imputati
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Nuova udienza e nuovi dubbi questa mattina, 24 novembre, nell'aula del Tribunale di Varese dove si sta celebrando il processo a Gregory Fusi Mantegazza e Elayar Hamza, i due accusati per lo stupro e il tentativo di violenza avvenuti sul treno e in stazione a Venegono la sera del 3 dicembre scorso.

Stupro sul treno, parola a passeggeri e capotreno

Il processo è ripartito da dove lo si era lasciato un mese fa, l'audizione di chi quella sera si trovava sul treno e il vagone teatro della violenza sessuale a una ragazza. In aula alcuni passeggeri e il capotreno che hanno ripercorso i fatti di quella sera. Le urla le grida al piano superiore. Avevano pensato a una lite, mai avrebbero immaginato quello che stava realmente accadendo.

Poi l'immagine di quella ragazza, scesa al piano inferiore e corsa verso di loro dicendo di essere stata violentata.

Il problema, però, è stabilire da chi. Da Elayar Hamza, fermato insieme a Gregory Fusi Mantegazza (che secondo l'accusa avrebbe tenuto ferma la vittima con la bicicletta) nel giro di 48 ore e dal 5 dicembre scorso in carcere? O da qualcun altro, gli stessi soggetti per ora ignoti e a piede libero indicati anche dalla vittima e dalla giovane scampata alla violenza nella stazione di Venegono Inferiore nelle foto mostrate loro dalla difesa?

Qui sono tutti i dubbi, che anche oggi si sono fatti più forti: anche passeggeri e capotreno, messi di fronte questa mattina agli imputati presenti al processo, non li hanno riconosciuti come gli aggressori di quella sera.

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