Funerali di Stato a Varese per Roberto Maroni DIRETTA
Piazza del Podestà gremita di persone, davanti al maxischermo per i funerali di Roberto Maroni
È il giorno del lutto a Varese. Alle 11 di stamattina, venerdì 25 novembre, si terranno i funerali di Roberto Maroni.
Il giorno dell'addio a Roberto Maroni
Città blindata per l'occasione. Nella basilica di San Vittore dove si terrà la cerimonia funebre per l'ex ministro e presidente della Regione, attese e nella piazza antistante per l'ex ministro e presidente della Regione, sono attese migliaia di persone. Militanti della Lega, amministratori del territorio, cittadini, ma soprattutto deputati, senatori e membri del Governo che arriveranno nella Città Giardino per tributare l'ultimo saluto.
L'arrivo dei sindaci, allestito il maxischermo in piazza del Podestà:
Il ricordo di Raffaele Cattaneo:
L'europarlamentare Isabella Tovaglieri:
Il segretario cittadino della Lega Marco Bordonaro:
In basilica sia Davide Galimberti (sindaco di Varese) che Matteo Bianchi, colui che ha preso il posto di Maroni quando quest’ultimo ha dovuto ritirarsi per la malattia.
Francesca Brianza, vicepresidente del Consiglio regionale:
L'arrivo di Letizia Moratti:
Il sottosegretario all'interno Nicola Molteni:
Luca Zaia, Attilio Fontana e Beppe Sala:
Il ricordo di Sala:
Mario Monti:
L'arrivo di La Russa e Salvini:
L'applauso di piazza Podestà all'arrivo del feretro. Centinaia le persone in piazza davanti al maxischermo. Il centro di Varese chiuso nel silenzio rotto solo dagli applausi e dal cerimoniere:
"Sempre vicino all'umanità della gente"
A celebrare la funzione Monsignor Giuseppe Vigezzi:
"La malattia ha disfatto il corpo di nostro fratello Roberto. Qui a Varese in questi giorni ho sentito dire spesso "era uno di noi". Che bello, quando un politico impegnato nelle istituzioni più alte riesce a farsi percepire vicino all'umanità della gente. Non ha mai rinnegato le origini umili da una terra laboriosa, le ha vissute con umanità, soprattutto quando tornava a Lozza, la sua isola di serenità dove non era il ministro ma il marito e il papà di una famiglia che amava sopra ogni cosa. Siamo qui ad affidare Bobo al Dio della Vita, perchè noi siamo il popolo che canta la speranza nella resurrezione. In questo momento siamo certi stia allietando il banchetto con l'altra sua passione, la musica, nata in oratorio, suonando alle celebrazioni e matrimoni, fino a metter su il gruppo dei Distretto 51 con gli amici. Ora ci piace pensarlo che canta per noi la gloria del Dio Vivente.
Occuperà quel posto al banchetto di Dio con il suo stile, capace di ascoltare e capire tutti, di vivere l'impegno politico come servizio ai cittadini, sempre con l'intento di costruire anche con gli avversari politici e mai per distruggere. Ha vissuto la politica nel segno della concretezza ambrosiana del fare del bene per il territorio".
Il Monsignore ha letto anche il messaggio dell'Acivescovo Delpini inviato per le condoglianze e il cordoglio alla famiglia e agli affetti di Maroni, ricordato come
"Figlio della terra varesina che ha assunto ruoli di primo piano nella politica italiana. Un uomo politico capace di passione e determinazione, senza aggressività, capace di prendere posizione e rispettare quelle diverse, di proporsi e farsi da parte. Di affrontare le prove della vita con serenità, anche nei tempi della malattia".
Al termine della funzione, le commoventi parole del figlio Filippo:
"Non sei stato tanto presente ma ci hai sempre voluto un bene infinito. Ti sentivi in colpa per il poco tempo che trascorrevi a casa. Nei momenti di difficoltà hai capito che la famiglia poteva essere un porto, dalla quale potevi ricevere tanto. Non ci hai mai fatto mancare l’affetto".
L'ultimo saluto sulle note dei Distretto 51. L'ultima canzone insieme. E dai compagni del gruppo, come dalla piazza, solamente due parole.
"Ciao Bobo"