La gerenzanese Agnese Simonetto premiata a Roma
La cerimonia di consegna il giorno precedente la grande udienza di Papa Francesco a Comunione e Liberazione.
Il riconoscimento al Concorso internazionale sulla figura e opera di Monsignore Luigi Giussani
Premio all'ex insegnante
Un importante riconoscimento per Agnese Simonetto, di Gerenzano, docente di Lettere attualmente in pensione, che per tanti anni ha lavorato nella scuola media San Massimiliano Kolbe dell’Istituto Tirinnanzi di Legnano: per lei un premio nell’Aula Magna della Pontificia Università Urbaniana a Roma, nel giorno precedente la grande udienza di Papa Francesco a Comunione e Liberazione in occasione del centenario della nascita di mons. Luigi Giussani.
L’occasione è stata la prima edizione del Concorso internazionale sulla figura e l’opera di Monsignore Luigi Giussani, promosso dalla Fraternità di Comunione e Liberazione per il centenario della sua nascita, che ha visto la designazione dei vincitori del premio per la miglior tesi di laurea magistrale
e per la miglior tesi di dottorato sulla figura del fondatore di CL.
Al Concorso ha partecipato una nutrita schiera di laureati e dottori di ricerca, nell’ambito degli studi teologici, filosofici, pedagogici e storici, provenienti da università statali, non statali, cattoliche e pontificie di varie parti del mondo che hanno approcciato il pensiero e l’opera di mons. Giussani per studiarne e farne conoscere l’originalità della proposta intellettuale e la cogente logica del suo pensiero.
La motivazione del premio
Simonetto, con la tesi magistrale dal titolo Elementi pedagogici nell’esperienza di Comunione e Liberazione, discussa presso la facoltà di Magistero dell’Università Cattolica del Sacro Cuore nell’anno 1982, ha vinto il primo premio.
La motivazione riconosce all’autrice "la coraggiosa iniziativa di cimentarsi, già agli inizi degli anni ’80 e al tempo della docenza di don Giussani presso l’Università Cattolica, in un percorso sistematico di riflessione su temi fondamentali della pedagogia di Monsignor Giussani, individuati nell’esperienza del movimento ecclesiale di Comunione e Liberazione dagli anni ’50 agli anni ’80. La meticolosa ricerca di documenti, senza l’ausilio di archivi digitali, ed informazioni di prima mano e il sapiente confronto con le fonti, restituiscono con chiarezza espositiva l’intenzione che la riflessione sottende: l’analisi di fondamento di un metodo analizzato sia dal punto di vista identitario che soprattutto evolutivo nel dialogo con i diversi condizionamenti culturali della medesima epoca, chiarendone la sua collocazione culturale e il contributo fornito all’interno del più ampio orizzonte pedagogico. L’equilibrato e in un certo senso precursore sguardo alla peculiarità e fecondità all’approccio di Giussani rendono questa tesi meritevole di tale riconoscimento".
"Proprio l’intuizione della fecondità pedagogica del pensiero di don Giussani, scoperta e indagata
nella tesi, è stata sviluppata dalla professoressa Simonetto ed è stata il filo conduttore in tutta la sua
opera narrativa (la prof. Simonetto ha all’attivo alcune opere di letteratura per ragazzi), didattica ed
educativa contribuendo sia a dare un’impronta peculiare alla scuola legnanese in cui ha insegnato,
sia a lasciare un segno significativo e duraturo in tanti ragazzi e giovani" ricordano gli organizzatori.