Elezioni, il leghista Grimoldi: "Disastro assoluto, dimissioni immediate"
Lo sfogo nel "day after" del voto: "Persino i 5stelle ci hanno superato e siamo appaiati a Calenda e alla 'morente' Forza Italia nonostante una affluenza molto bassa al sud. Un disastro assoluto!"
Sotto al 10% a livello nazionale, "scalzata" nei suoi territori dal ruolo di primo partito dagli alleati di Fratelli d'Italia, nella Lega ci sono non pochi mal di pancia. Che corrono tra le chat, i commenti a mezza bocca, i silenzi. Ma che c'è chi decide di metterli in pubblica (seppur virtuale) piazza come Paolo Grimoldi, ultimo segretario della Lega Lombarda.
Elezioni, Grimoldi (Lega): "Disastro assoluto"
8,86% al Senato, 8,78% alla Camera. A Varese, dove si può dire che la Lega giocava in casa, va meglio con il 15,25% al Senato e 14,72% alla Camera. Numeri lontani da quel 30% nazionale, e oltre nel locale, raccolto nel 2018 che scesi sotto la soglia psicologica (e non solo) della doppia cifra e dal posto più alto del podio di centrodestra stanno facendo ribollire il Carroccio di Matteo Salvini.
Perchè in quei numeri non c'è solo l'ultimo capitolo di una parabola discendente iniziata ormai da qualche anno, ma anche il rischio (quasi certezza) che ora il nuovo "primo della classe", Fratelli d'Italia, voglia avere anche la prima e ultima parola nel definire candidati e strategie per le prossime elezioni. In Regione, ma anche nei Comuni che andranno al voto nel 2023, molti dei quali con sindaci leghisti uscenti.
E tra i tanti entusiasmi per la vittoria della coalizione e per il prossimo governo di centrodestra, c'è la voce contraria Paolo Grimoldi. Candidato (non eletto) in provincia di Varese e ultimo segretario della Lega Lombarda che nel "day after" del voto non le manda a dire e parla apertamente di "disastro assoluto".
"Abbiamo perso, purtroppo persino i 5stelle ci hanno superato e siamo appaiati a Calenda e alla “morente” forza italia nonostante una affluenza molto bassa al sud. UN DISASTRO ASSOLUTO! - ha scritto stamattina, lunedì, sulla sua pagina Facebook - Lascio a ciascuno di voi l’analisi delle cause, ognuno ha un proprio ambito di esperienza, il mio è l’ascolto, il territorio e i militanti Lombardi: Trovo singolare che una forza che si definisce “autonomista” abbia gestito tutta la campagna elettorale - e molto altro - SOLO con commissari imposti dall’alto - spesso persino con nomine ad hoc in segreterie locali e a volte commissariando solo con l’arroganza, anche formale, di un sms e - cosa gravissima - in sfregio all’opinione dei militanti, senza MAI AVER COINVOLTO LA BASE, I TERRITORI e GLI AMMINISTRATORI LOCALI in scelte, nomi e neppure motivazioni di un commissariamento. Troppe volte senza neppure il rispetto umano di una telefonata!
DIGNITÀ IMPONE DIMISSIONI IMMEDIATE!Basta con la barzelletta del regolamento, dei “congressini” e del covid, LA QUESTIONE È POLITICA! Serve UN UNICO CONGRESSO: quello della gloriosa Lega Lombarda! Va ridata la voce alla base, ai sindaci e ai territori attraverso una Lombardia di rappresentanti democraticamente votati ed acclamati PER MERITI.Una volta eravamo per abolire i prefetti perché nominati dallo stato centrale, oggi abbiamo una lega che sembra diventata esattamente quello che dovevamo combattere.La rappresentanza dal basso sarebbe l’ABC dell’autonomia…
Nelle prossime ore vi farò sapere iniziative concrete".