Cronaca

Gerenzano, pompiere eroe salva una bimba sull'aereo

Giacomo Cavarretta era sul volo di linea Malpensa-Palermo per godersi le meritate vacanze nella sua Sicilia, ma all’improvviso le urla disperate di una madre lo hanno messo in allerta.

Gerenzano, pompiere eroe salva una bimba sull'aereo
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Gerenzano, era sul volo di linea Malpensa-Palermo per godersi le meritate vacanze nella sua Sicilia, ma all’improvviso le urla disperate di una madre lo hanno messo in allerta e provvidenziale è stato il suo intervento per salvare una bambina di soli undici mesi che aveva smesso di respirare.

Gerenzano, pompiere eroe salva una bimba sull'aereo

«Sono originario della provincia di Trapani e, lunedì scorso, ho preso l’aereo per ritornare nel mio paese e trascorrere lì le ferie estive. A circa mezz’ora dal decollo, ho visto una mamma che con una bambina piccola in braccio correva disperata verso lo stuart. Ero seduto vicino e quindi ho capito subito che la situazione fosse particolarmente critica: la figlia non respirava più e non si riusciva più a sentire nemmeno il battito cardiaco», racconta il vigile del fuoco Giacomo Cavarretta, residente a Gerenzano e dal 2006 in servizio al distaccamento di Saronno. La voce dello stuart è poi risuonata all’interno dell’aereo: «Ci sono medici a bordi? Una bambina ha bisogno urgentemente d’aiuto». Ed è stato a quel punto che Cavarretta ha deciso di intervenire, mettendo a frutto le conoscenze acquisite nei corsi Tpss (Tecniche di primo soccorso sanitario) seguiti insieme ai colleghi dei Vigili del fuoco. «Mi sono presentato e l’ho presa in braccio. Nel frattempo ho visto arrivare anche un altro ragazzo, che ho scoperto essere un collega, Francesco Aiello in servizio a Gorgonzola, in provincia di Milano. Insieme l’abbiamo stesa a terra e abbiamo iniziato a praticarle un messaggio cardiaco infantile. Era la prima volta che lo effettuavo su una persona in carne e ossa e non su un manichino, ma fondamentale è stato quanto ho appreso nei corsi di primo soccorso», continua, rivivendo la forte concitazione del momento. Per deformazione professionale i due vigili del fuoco sono già abituati all’emergenza e questo li ha aiutati a non lasciarsi prendere dal panico in una situazione così delicata: «Abbiamo agito con determinazione e sangue freddo. L’esperienza acquisita nei molti anni di servizio è stata utile e, dopo due serie di massaggio, per fortuna la bambina è tornata a respirare. L’abbiamo quindi messa con la faccia rivolta a terra e le abbiamo dato delle piccole pacche sulla schiena fino a quando ha espulso il catarro che la opprimeva. Indimenticabile è il momento in cui ha iniziato a piangere e strillare. Quelle urla risuonano ancora nelle nostre orecchie, perché ci hanno dato la prova che ormai il peggio fosse passato».

"La soddisfazione più bella è stata vedere la gioia negli occhi della mamma"

Grandissima è stata la soddisfazione: «La mamma, che tra l’altro era molto giovane, non sapeva come dimostrarci la sua riconoscenza, ma per noi era già sufficiente aver fatto il nostro dovere. Quei cinque minuti ci sono sembrate delle ore e, per fortuna, poi dal fondo dell’aereo si sono presentati anche due medici, che hanno supervisionato sulle nostre operazioni. Atterrati in aeroporto, un’ambulanza attendeva già la madre e la sua piccola e quindi purtroppo non c’è stata occasione di scambiarci i numeri di telefono per aggiornarci». Sono invece rimasti in contatto i due «pompieri eroi»: «Io e Francesco ci siamo lasciati con la promessa di ritrovarci. Sicuramente lo faremo rientrati in Lombardia o magari anche in Sicilia, visto che lui è originario di Palermo». Ora Cavarretta si può godere le vacanze, consapevole di avere onorato con il suo gesto i Vigili del fuoco: «Sono in servizio da 22 anni nella Provincia di Varese e dal 2006 sono a Saronno. I colleghi, venuti a conoscenza della notizia, si sono tutti complimentati, ma il premio più bello è stato vedere lo sguardo rasserenato della madre che, per pochi minuti, ha rischiato seriamente di perdere la sua bambina».

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