Omicidio di Malnate, i Ris di Parma a caccia del DNA dell'assassino
Analisi della scientifica in corso nella speranza di trovare un profilo genetico e dare così un nome e un volto alla mano che venerdì 22 luglio ha ucciso Carmela Fabozzi
I campioni biologici sono arrivati lunedì nella sede dei Ris, a Parma: si cerca il DNA dell'assassino che venerdì 22 luglio ha ucciso la 72enne Carmela Fabozzi.
Omicidio di Malnate, caccia al DNA
Le indagini, ora, si spostano in laboratorio, nella speranza di riuscire a dare un nome e un volto alla mano che ha ucciso l'anziana nella sua casa di corte di via Sanvito. La lente della scientifica si sta concentrando sui campioni di sangue, sulle impronte digitali e selle diverse "tracce biologiche" prelevate dall'appartamento della donna, uccisa da due colpi alla testa inferti con un ignoto corpo contundente appuntito.
Un assassinio con ancora tante domande
Sono tanti i punti ancora oscuri di quel fatto di cronaca nera. Fabozzi, in base a quanto sinora ricostruito, sarebbe stata uccisa nella tarda mattinata per poi esser trovata solo in serata, ormai senza vita, dal figlio. Chi l'abbia uccisa, è ovviamente la maggiore incognita. I vicini avrebbero riferito ai carabinieri della visita, proprio in mattinata, di un presunto amico della donna, un uomo sulla sessantina tutt'ora ignoto, che sarebbe stato visto aggirarsi per la proprietà con fare tranquillo.
Anche il movente resta un mistero: l'appartamento non mostrava segni di effrazione, e all'interno non sono stati trovati elementi che farebbero pensare a un furto o una rapina finita nel sangue. Unici oggetti a mancare sulla scena, oltre all'arma del delitto, i due telefonini della donna.