Saronno

C'è il corteo degli anarchici, la sfilata di Sant'Antonio rimandata di un giorno

L'attacco della Lega: "Ci piacerebbe molto sapere il pensiero del sindaco Airoldi e dei suoi assessori"

C'è il corteo degli anarchici, la sfilata di Sant'Antonio rimandata di un giorno
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Ordine dalla Questura: visto il corteo degli anarchici del Collettivo Adespota in programma per domani, sabato 9 luglio, a Saronno, quello del Comitato Gruppo Storico Sant Antoni da Saronn è stato rimandato a domenica.

C'è il corteo degli anarchici, rimandata la sfilata di Sant'Antonio

"Per motivi di ordine pubblico le autorità competenti ci hanno imposto di posticipare il nostro corteo a domenica 10 alle 18".

E’ bastato questa breve comunicazione istituzionale del Comitato Gruppo Storico Sant Antoni da Saronn sulla 14esima edizione della rievocazione storica, sommata a tutti i manifesti sparsi per la città rattoppati con la nuova comunicazione, per scatenare un infuocato dibattito politico a Saronno.

Il programma del gruppo storico prevedeva in occasione della festa dell'Aia oltre alle iniziative che costellano la giornata di sabato, una sfilata del corteo storico guidata dagli sbandieratori lungo le vie della città, alle 18.

Alle 17, però, in piazza Caduti saronnesi si ritroveranno anche gli anarchici per partire poi in corteo "contro la sorveglianza speciale e le misure repressive".

La Lega: "C'è da mettersi le mani nei capelli"

A guidare il coro delle polemiche la Lega cittadina:

"Ogni giorno sempre peggio: a Saronno nessuno spazio per la cultura 'popolare'. È di questi giorni la notizia che, per motivi di ordine pubblico, il corteo storico di Sant’Antonio, in occasione della festa dell’aia, dovrà essere spostato da sabato a domenica. Quali sono i motivi di ordine pubblico? L’ennesimo corteo non autorizzato dei signori anarchici del Telos - attacca Stefano Morandin - Una manifestazione autorizzata, con corteo rievocativo per le vie della città, per tenerne vivi usi, costumi e tradizioni, deve essere spostata perché gli anarchici vogliono fare una manifestazione contro i provvedimenti comminati dalle autorità contro di loro. Già a questo punto ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli. Ci piacerebbe molto sapere il pensiero del sindaco Airoldi e dei suoi assessori: non è forse il caso che intervengano, magari chiedendo alla Questura di garantire la possibilità di svolgere in sicurezza una manifestazione culturale autorizzata. Oppure, essendo cultura popolare il sindaco Airoldi e il suo assessore di riferimento non ne vogliono sentir parlare, preferendo la manifestazione anarchica, promossa da elementi contigui all’estrema sinistra saronnese, alleata di Airoldi?".

Il Collettivo: "Le manifestazioni potevano coesistere"

Non è mancato anche il commento del Collettivo Adespota, che di fronte alle accuse di aver "fatto rimandare" la manifestazione storica punta il dito sulla Questura:

"I margini per far coesistere le due manifestazioni ci sarebbero tutti, eppure gli stanchi uomini in divisa han pensato bene di annullarne uno per scansare un disturbo in più. Sapete, con ‘sto caldo…"

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