L'Ospedale in Fiera si sposta a Gallarate, Astuti: "Iniziativa sciagurata"
Il consigliere: "Non si capisce la ratio di questa decisione, presa senza coinvolgere i territori"
Dagli spazi del Portello, a quello del Casermone dell'Aeronautica: l'Ospedale in Fiera a Milano ha chiuso i battenti, ma già è stato deciso il trasferimento di tutte le sue attrezzature a Gallarate.
L'Ospedale in Fiera chiude, e riapre a Gallarate
"Sarà sempre una scialuppa di salvataggio, un luogo dove in qualunque emergenza si possa mettere il paziente che ha bisogno della rianimazione. Quel gioiello di ospedale verrà ricostruito con i criteri dell'eccellenza sanitaria e sarà una grande garanzia che una regione come la Lombardia deve avere sul suo territorio per non essere mai presa alla sprovvista".
Così pochi giorni fa il Presidente della Regione Attilio Fontana rispondeva a chi gli chiedeva del trasferimento dell'ospedale in Fiera, e di un suo trasferimento a Gallarate.
Qualche giorno dopo, l'ipotesi di veder riaprire la struttura al Casermone, la struttura entrata in gioco contro la pandemia per "liberare" l'hub di MalpensaFiere è certezza. E porta con sè non poche perplessità.
“Sul tema degli ospedali del sud della nostra provincia la Regione Lombardia ha già fatto grandissimi disastri, ma quest’ultima mossa lascia davvero sbalorditi – tuona il consigliere regionale Pd Samuele Astuti – non si capisce la ratio di questa iniziativa, presa come molte altre senza alcuna interlocuzione con il territorio, non si può andare avanti con queste approssimazioni, senza alcun ordine, perché a farne le spese poi sono sempre e solo i cittadini”
“A quando un vero e ampio confronto con il territorio?” conclude Astuti, aggiungendosi al coro degli amministratori locali che ora si aspettano dalla giunta Fontana-Moratti tutti i chiarimenti del caso