Armi nucleari in Italia, sono legali? Mercoledì, lo studio di IALANA
Sono decine le testate atomiche conservate in Italia all'interno delle basi NATO di Ghedi e di Aviano. Ma sono legali?
Sarà presentato mercoledì 22 giugno alle 20.30 in Sala Montanari a Varese lo studio commissionato un anno fa dal Centro di documentazione Abbasso la Guerra e dalle altre associazioni pacifiste del territorio sull'illegalità delle decine di testate nucleari presenti in Italia nelle basi Nato di Ghedi e di Aviano.
Armi nucleari in Italia, lo studio: "Sono illegali"
Oltre Abbasso la Guerra, hanno sostenuto lo studio Combinazione Busto Arsizio, Emergency gruppo Varese, GreenPeace Varese, I Care Travedona, Un'altra Storia Varese.
Martedì sera interverranno in presenza gli estensori del testo, gli avvocati Joachim Lau e Claudio Giangiacomo, nonché l'avv. Ugo Giannangeli e il dott. Elio Pagani di Abbasso la Guerra.
Lo studio, commissionato lo scorso anno da 22 associazioni nazionali e locali agli avvocati della sezione italiana di IALANA (associazione internazionale di avvocati contro le armi nucleari), vuole dimostrare come la loro presenza in Italia sia illegale.
Perchè illegali
Lo studio motiva l'illegalità di questa presenza, perché in violazione del Trattato di Non Proliferazione ratificato dal nostro Paese nel 1975 e di altre norme nazionali e internazionali, e non nasconde la difficoltà di ottenere una condanna in via giudiziaria e un conseguente ordine di rimozione, ancorché indica la possibilità di azioni legali nei confronti dei responsabili italiani.
"Tutti quanti abbiamo sotto gli occhi il rischio nucleare al quale siamo sottoposti - spiegano da Abbasso la Guerra - sono 3 anni che il Bollettino degli scienziati atomici americani ci dice che siamo a soli 100 secondi dalla mezzanotte, ovvero dalla apocalisse nucleare, un limite mai raggiunto neppure negli anni più bui della guerra fredda. Lo scambio di minacce tra USA e Russia sul possibile utilizzo di queste armi nel contesto della guerra in Ucraina conferma ed anzi peggiora questa lettura della realtà.
Negli ultimi anni la spesa per la produzione e modernizzazione di queste armi è molto aumentata, così come la loro sofisticazione e il progressivo affidamento alla intelligenza artificiale per la loro gestione.
In Italia nei prossimi mesi è previsto l'arrivo delle nuove più pericolose bombe termonucleari B61-12, delle quali a maggio è già iniziata la loro produzione negli Stati Uniti, alle aerobasi di Ghedi (Bs) ed Aviano (Pn), in sostituzione delle B61-3 e 4.
I piloti italiani si stanno già addestrando sugli F35A per attacchi nucleari, prodotti in Italia da Leonardo. Il 16 giugno, il primo cacciabombardiere con capacità atomica è stato consegnato ai "Diavoli rossi" di Ghedi.
Si invitano quindi tutti i cittadini della provincia a partecipare all'incontro per sostenere la lotta per la rimozione delle armi nucleari in Italia e la ratifica del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari".