Sicurezza

Prefetti, Parco Pineta, Comuni e forze dell'ordine a Castelnuovo contro lo spaccio

Ipotizzate una serie di iniziative e interventi per reprimere le attività di spaccio e altri per aumentare la fruizione "sana" dei boschi da parte dei cittadini

Prefetti, Parco Pineta, Comuni e forze dell'ordine a Castelnuovo contro lo spaccio
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Si è riunita questa mattina, 24 maggio, a Castelnuovo Bozzente una riunione convocata dai Prefetti di Varese e Como Salvatore Pasquariello e Andrea Polichetti, che ha visto al tavolo anche i Questori e i Comandanti Provinciali dei Carabinieri delle due province e i sindaci dei Comuni che si affacciano sul Parco Pineta, oltre al Presidente dell'area protetta e al Dirigente della Direzione Generale Sicurezza di Regione Lombardia.

Riunione Varese-Como contro lo spaccio nel Parco Pineta

Scopo dell'incontro, mettere a punto le prossime azioni di contrasto allo spaccio all'interno delle aree boschive, e di conseguenza, si spera, mettere la parola fine al via vai di tossicodipendenti che stanno causando non pochi problemi di ordine pubblico nei vari comuni. Questo, anche alla luce del rinnovato "Progetto Parchi" finanziato dalla regione per 30mila euro, che prevede pattuglie straordinarie delle Polizie locali in aggiunta ai servizi di controllo di carabinieri e Polizia di Stato.

La situazione

La zona del Parco Pineta, come noto, subisce ormai da anni la presenza di spacciatori, per lo più di origine maghrebina, che approfittando della fitta vegetazione, di una capillare diramazione di sentieri e di un collaudato sistema di vedette, riescono a nascondersi e all’occorrenza a sfuggire facilmente ai controlli delle Forze dell’Ordine, praticando i propri traffici illeciti a tutte le ore del giorno.

Di conseguenza, anche se l'attività di spaccio viene prevalentemente praticata all’interno del Parco, le aree limitrofe sono divenute negli anni luogo di abituale ritrovo di tossicodipendenti, che si inoltrano lungo i sentieri ubicati nelle immediate adiacenze delle abitazioni.

"In detto contesto - si legge in una nota delle Prefetture - pur dandosi atto dell’elevato livello di attenzione delle Forze di Polizia il cui impegno, continuativo e pressante nelle zone boschive d’interesse, ha consentito di ottenere significativi risultati nel corso delle attività di controllo del territorio finora condotte, è stato evidenziato che il fenomeno dello spaccio di stupefacenti nell’ambito del Parco ha assunto nel tempo una estensione ed una complessità tali da richiedere più livelli di intervento ed azioni più incisive".

Fare squadra contro lo spaccio

Tradotto, è una battaglia che i due territori, i loro Comuni e le rispettive forze dell'ordine devono combattere insieme. Da qui l'idea di, si legge nella nota, "un programma di azione congiunta e coordinata, una più incisiva collaborazione tra i diversi attori istituzionali, mediante 'messa a fattor comune', all’interno di un quadro di insieme e sotto la regia delle Prefetture, delle risorse a disposizione".

Il primo passo sarà l'attivazione  di appositi tavoli tecnici, coordinati dai Questori di Como e Varese e composti dai rappresentanti delle Forze dell’Ordine delle due province e di tutti gli altri enti interessati, al fine di pianificare,
sempre in forma coordinata, servizi straordinari di prevenzione e contrasto del fenomeno dello spaccio all’interno del Parco. Servizi ai quali si aggiungeranno, come detto, i pattugliamenti straordinari delle Polizie locali.

Un Parco vivo contro il degrado

Alle azioni di controllo e repressione, si aggiungerà anche il Parco Pineta, chiamato invece a continuare nell'impegno a far vivere le zone boschive da parte dei cittadini, con iniziative specifiche per aumentarne la fruizione, contenere fenomeni di degrado e di delinquenza, interventi di manutenzione e gestione del territorio.

Le altre azioni

Sono poi stati ipotizzati altri interventi di carattere preventivo:

  • uso intelligente dei sistemi di videosorveglianza specie nelle aree di accesso ubicate nel territorio del parco;
  • adeguata copertura del territorio mediante installazione di ripetitori di telefonia cellulare;
  • attivazione di azioni di prossimità e di servizi di unità mobili per la riduzione del danno da consumo di sostanze stupefacenti nel territorio del parco;
  • attivazione/implementazione di attività educativa di strada nei Comuni di riferimento, rivolta soprattutto alle fasce di età adolescenziali e preadolescenziali;
  • recupero fruitivo delle zone del parco e delle aree limitrofe interessate dal fenomeno dello spaccio, anche mediante ripristino della sentieristica forestale e ciclopedonale.

Iniziative queste che dovrebbero partire già nelle prossime settimane e che "si propongono - spiegano sempre le Prefetture - di corrispondere in maniera sempre più efficace alle legittime richieste di sicurezza provenienti dalle collettività interessate, restituendo il Parco Pineta alla normale fruizione da parte dei cittadini, specie in vista della
stagione estiva che costituisce momento privilegiato per escursioni e attività di tipo ricreativo-naturalistico".

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