Luigi Bignami al Grassi: si parla di terremoti e tsunami
Il geologo e divulgatore scientifico ospite a Tradate: dai mega-tsunami nella storia recente e passata, fino ai rischi nel Mediterraneo e agli strumenti che abbiamo per difenderci

Lunedì sera, 24 marzo, alle 21 nuovo appuntamento con il Gruppo Astronomico Tradatese al cinema Grassi di Tradate con titolo "Il mega-tsunami di 20 anni fa in Indonesia" e relatore il geologo e divulgatore Luigi Bignami.
Luigi Bignami ospite del GAT
Venti anni fa l’Indonesia venne colpita da un violentissimo terremoto, seguito da uno tsunami che uccise oltre 230.000 persone. Sarà questo il motivo dominante della prossima serata organizzata dal GAT. Il dottor Luigi Bignami parlerà delle cause e delle conseguenze di quell’evento cataclismico la cui gravità non venne inizialmente minimamente compresa dalle autorità locali.
Il mega-tsunami del 2004
Alle 7:58 del mattino, ora locale (00:58 UTC), del 26 dicembre 2004, un violento terremoto di magnitudine 9,1 durato 8 minuti, ha scosso la regione di Banda Aceh, in Indonesia, segnando l’inizio di una delle più devastanti calamità naturali dell'ultimo secolo: si è trattato del terzo sisma più violento degli ultimi 100 anni ed è stato generato dalla rottura di una faglia lunga oltre 1000 km avvenuto al margine tra la placca Indo-Australiana che, in subduzione, scivola sotto la placca indiana di Burma.
Inizialmente il mare si è ritirato per alcune centinaia di metri, poi, dopo 20 minuti dalla scossa principale, uno tsunami catastrofico colpì inizialmente le coste dell’Indonesia Settentrionale con onde alte fino a 30 metri e, nelle ore successive, quelle dell'intero Oceano Indiano causando vittime e danni anche a migliaia di chilometri di distanza dall'epicentro.
Lo tsunami, infatti, si propagò in poco tempo in tutto l'Oceano Indiano, raggiungendo decine di Paesi lungo le coste asiatiche e africane. In Thailandia, Sri Lanka, India, Maldive le onde di maremoto causarono devastazione e decine di migliaia di morti, tra cui turisti da ogni parte del mondo.
Fukushima e Messina
Di fatto si producono tsunami ogni volta che si verifica un terremoto sottomarino di magnitudine maggiore di 7-7,5, oppure quando si verificano (per cause sia sismiche che non) grandi frane sul fondo del mare.
L’11 marzo 2011 uno tsunami con onde alte fino a 40 metri colpi il Giappone, causando il disastro nucleare di Fukushima ed almeno 18.000 vittime. La causa fu un terremoto violentissimo di magnitudo 9,1 provocato dalla subduzione (scorrimento) della placca pacifica contro la placca nipponica.
Uno tsunami di 12 metri contribuì pesantemente ai 130.000 morti del terremoto di Messina del 28 Dicembre 1908. Fu causato da un terremoto di magnitudo 7,1 verificatosi al centro dello stretto braccio di mare tra Calabria e Sicilia, che tutti i geologi ritengono una delle zone più sismiche e pericolose d’Europa.
Bignami, nella importante serata di lunedì, da geologo, parlerà sia delle cause degli tsunami, sia dei sistemi moderni per evitarne i danni umani e materiali. Con un cenno particolare al caso del Mediterraneo, dove, a parte l’accennata pericolosità dello Stretto di Messina, ci sono altri sistemi geologici (come vulcani sottomarini) che potrebbero dal luogo ad imprevedibili grandi onde anomale.