Inquinamento luminoso: un dramma da combattere
E' la sfida lanciata dal Gat con la serata online col professor Benvenuti: "La visibilità del cielo stellato è un patrimonio umano fondamentale che va preservato con scrupolosa cura e amore per le generazioni future".
Inquinamento luminoso: un dramma da combattere. E' il tema dell'incontro di lunedì 22 novembre. Per partecipare collegarsi al sito del Gat.
Inquinamento luminoso se ne parla col Gat
Nuova appassionante appuntamento con le stelle organizzato dal GAT, Gruppo Astronomico Tradatese per Lunedì 22 Novembre, h 21, in diretta online (visione libera dal sito del GAT, http://www.gruppoastronomicotradatese.it) sul tema: "Il dramma dell'inquinamento luminoso", da Terra (per le luci artificiali) ed ora anche dallo spazio (costellazioni di migliaia di satelliti commerciali).
Ospite il professor Benvenuti
Relatore sarà il Prof. Piero Benvenuti, uno dei massimi astronomi italiani viventi, professore emerito di Astrofisica all’ Università di Padova, dove si laureò nel 1970, iniziando una leggendaria carriera di astronomo presso l’ Osservatorio di Asiago (con oltre 200 articoli scientifici). Divenne poi consulente scientifico dell’ ESA (Agenzia Spaziale Europea) per il satellite IUE e lo Space Telescope, Presidente dell’ INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica), Segretario generale dell’ IAU (Unione Astronomica Internazionale) nel 2015-18 ed anche Commissario straordinario dell’ ASI (Agenzia Spaziale Italiana) nel 2019. È attualmente rappresentante dell’IAU presso il Comitato ONU per l’utilizzo pacifico dello spazio (COPUOS).
Da millenni la bellezza silenziosa e ordinata del cielo notturno ha ispirato l'umanità in tutte le sue espressioni intellettuali ed emotive: poesia, filosofia, religione e scienza. In particolare, la scienza moderna è profondamente debitrice all'osservazione dei fenomeni astronomici poiché tutti i suoi maggiori progressi, dalla teoria della gravitazione universale alla relatività generale, sono stati stimolati e verificati da un'attenta osservazione del cielo.
Oggi il progresso tecnologico, in particolare l'illuminazione artificiale delle aree urbane, ha reso sempre più difficile osservare il cielo notturno nella sua originaria magnificenza. Inoltre, anche i siti remoti scelti per ospitare i più sofisticati osservatori astronomici per la loro posizione favorevole, stanno diventando gradualmente minacciati dall'inquinamento luminoso, dall'interferenza dei segnali radio e dalle modifiche climatiche indotte artificialmente. Più recentemente, un ulteriore impatto negativo sull'osservazione del cielo notturno è emerso dall'interferenza visiva e radio delle mega costellazioni di satelliti artificiali in orbita terrestre bassa.
"Il cielo stellato è un patrimonio di tuti"
Da sempre il prof. Benvenuti ha mostrato una particolare sensibilità su questo drammatico problema, consapevole che l’accesso ai segnali elettromagnetici emessi da tutti gli oggetti dell'universo non è solo strumentale per la comprensione del cosmo e del progresso complessivo della Scienza, ma anche che la visibilità del cielo stellato è un patrimonio umano fondamentale che va preservato con scrupolosa cura e amore per le generazioni future. Perderlo, ci disconnetterebbe per sempre dal Cosmo e dalla Natura. Da questo punto di vista , non è un caso che Benvenuti abbia molto a cuore anche il dialogo tra Scienza e Fede (dal 2011 è Consultore del Pontificio Consiglio della Cultura).
La Conferenza presenterà i dati più recenti sulle interferenze negative per l’osservazione del cielo, con particolare attenzione all’impatto delle costellazioni satellitari, e descriverà le azioni intraprese dall’Unione Astronomica Internazionale per mitigarne gli effetti. Si tratterà quindi di una serata di grandissimo impatto sia scientifico, che umano e didattico, imperdibile per chiunque.