Astronomia

Il GAT alla scoperta delle super-eruzioni solari

Dall'evento di Carrington nel 1859 a quelli avvenuti nell'antichità: cosa succederebbe oggi in caso di una super-eruzione solare?

Il GAT alla scoperta delle super-eruzioni solari
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Grande curiosità per una serata particolarissima, organizzata dal GAT, Gruppo Astronomico Tradatese per lunedì 20 Marzo, alle 21 al Cinema Grassi di Tradate. Protagonistie, le super-eruzioni solari.

Le super-eruzioni solari protagoniste della serata Gat

Il dott. Giuseppe Bonacina, noto esperto di fisica solare terrà una conferenza sul tema: "Quando il Sole diventa molto pericoloso".

Lo spunto della serata è legato ad alcune passate mega-eruzioni solari, delle quali solo di recente si è avuta testimonianza scientifica. Il caso più recente risale alla mattina dell’ 1 settembre 1859, quando il giovane astronomo Richard Carrington stava osservando con il suo telescopio un gigantesco gruppo di macchie solari.

L'evento di Carrington

Improvvisamente, alle 11,18, un fortissimo lampo di luce quasi lo accecò. Qualcosa di straordinario era appena successo e il giorno successivo una serie di eventi eccezionali colpì tutto il pianeta: da Roma fino alla latitudine di Cuba fu possibile vedere un’intensa aurora boreale rosso sangue, i cavi in rame delle linee telegrafiche fusero, e alcuni incendi vennero appiccati dalle scintille che schizzarono dalle apparecchiature degli operatori del telegrafo.

Cosa succederebbe oggi?

Nel 1859 l’elettricità era un fenomeno le cui applicazioni iniziavano appena a prendere piede e quindi le conseguenze dell’evento di Carrington furono contenute a qualche incendio nei pressi di impianti telegrafici e alla sospensione del servizio per 14 ore. Ma, dal momento che nostra intera civiltà dipende dall’energia elettrica, una super-eruzione solare creerebbe al giorno d’oggi una situazione ben diversa.

Un mondo colpito da una tempesta geomagnetica di elevata intensità sarebbe un mondo senza elettricità per giorni, se non addirittura settimane. I trasformatori delle centrali elettriche, infatti, sottoposti a flussi di corrente molto al di sopra della loro capacità, verrebbero danneggiati irreparabilmente: si bloccherebbero gli smartphone, i computer che gestiscono i nostri conti in banca, i sistemi d’alimentazione degli ospedali, i frigoriferi e le camere refrigerate che conservano i nostri alimenti.

Fino a qualche anno fa si pensava che un evento come quello Carrington fosse rarissimo, forse unico. Ma una recente ricerca del Prof. Nicolas Brehm, del Politecnico di Zurigo ha cambiato in toto questa convinzione: nel 775 d.C. si sarebbe infatti verificata una tempesta solare 100 volte superiore a quella di Carrington!

E siccome è noto che l’interazione delle particelle solari con l’atmosfera della Terra produce C14 e Berilio10, Brehm è andato a ricercare testimonianza di questi elementi in alcune profonde carote di ghiaccio antartiche. Con una scoperta shoccante: quella secondo cui tempeste geo-magnetiche 100 volte più intense dell’evento Carrington si verificarono anche nel 7176 a.C. e nel 5259 a.C. Da qui un approccio statistico a dir poco allarmante sulla frequenza di super-eruzioni solari: prima se ne stimava al massimo una ogni 10.000 anni, adesso sappiamo che se ne può verificare qualcuna in ogni momento, con effetti devastanti sul futuro stesso della civiltà umana.

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