Tradate

Il collasso distruttivo del radio-telescopio di Arecibo che il Gat visitò nel 1998

Dal recente e tragico incidente alle infinite scoperte di uno di più importanti strumenti di ricerca astronomica. Di questo e di altro se ne parlerà nella prima serata online del Gat

Il collasso distruttivo del radio-telescopio di Arecibo che il Gat visitò nel 1998
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“Arecibo addio” è il tema della serata astronomica organizzata dal Gat per lunedì 25 gennaio. Relatori Cesare  Guaita e Roberto Cogliati che palerà anche della visita al radio telescopio di Porto Rico nel 1998

Il tragico collasso del radiotelescopio di Arecibo

 

Alle 7.56 della mattina locale di martedì 1 dicembre 2020 la gravità ha avuto la meglio sulla resistenza della struttura  del radiotelescopio di Arecibo, facendone collassare  sulla  parabola di 305 metri, la piattaforma triangolare di 900 ton che sorreggeva le antenne rice-trasmittenti a 150 metri di altezza. In Agosto e inizio Novembre 2020 si erano tranciati, per invecchiamento, due dei cavi di acciaio di sostegno della torre di Sud-Ovest. Questo ha infragilito anche i cavi 4 rimanenti dello stessa torre. Un terremoto di m=4 registrato nella Repubblica domenicana dal PRSN ( Puerto Rico Seismic Network) alle 7.51, ossia appena prima del collasso definitivo della piattaforma triangolare del radio-telescopio, potrebbe essere stato l’estrema causa scatenante del suo collasso.

 Il Gat lo visitò nel 1998

Per chi lo ha visitato direttamente, (il GAT, Gruppo Astronomico Tradatese, lo fece il 25 febbraio 1998 e “fu un’esperienza indimenticabile”) “questo strumento  rimane una delle  massime ‘icone’ mondiali della ricerca astronomica, e non solamente per la celebrità guadagnatasi nel 1997 in occasione del famoso film Contact ma soprattutto per una lunga serie di scoperte scientifiche", spiegano dal Gat di Tradate.

 

 Il dramma e le scoperte del radio telescopio di Arecibo

Il Gat ha riservato la prima serata dell’anno  al dramma del radiotelescopio di Arecibo  la prima serata ONLINE (sempre liberamente accessibile dal sito del GAT) del 2021, programmata per lunedì 25 gennaio,  alle 21 sul tema: “Arecibo addio”.  Relatori saranno Roberto Cogliati, che parlerà  della visita fatta dal GAT nel Febbraio 1998 e Cesare Guaita che parlerà delle infinite scoperte  che il massimo radio-telescopio mai costruito ha realizzato in mezzo secolo di vita.

 

Le scoperte di Arecibo

Ad illustrare le scoperte del radio- telescopio tra i più grandi al mondo è Guaita:

“Nel 1965 venne scoperto che Mercurio ruotava in 59 giorni (2/3 della rivoluzione di 88 giorni), mentre nel 1994 venne scoperta la presenza di ghiaccio all’interno dei crateri mercuriani polari sempre in ombra. Nell'agosto del 1989 si ottenne la prima immagine diretta di un asteroide (4769 Castalia), che si rivelò clamorosamente binario. Il 16 Novembre 1974, per inaugurare alcuni importanti aggiornamenti strutturali, venne lanciato verso l’ammasso globulare M13, un famoso messaggio SETI per extraterrestri. Nel 1992  vennero scoperti anche i primi due pianeti extrasolari (Poltergeist e Phobetor) attorno alla pulsar PSR B1257+12. Nell’ Aprile 2007  vennero scoperti  due precursori di amminoacidi (la metan-immina e  l’acido cianidrico) nella  galassia Arp 220, distante 250 milioni di anni luce.  Soprattutto, negli ultimi 15 anni, Arecibo si era specializzato  nelle osservazioni (orbitali e radar-fotografiche) di un centinaio/anno  di NEO  (Near Earth Asteroids), asteroidi pericolosi perché intersecanti l’orbita della Terra. Questo programma si è purtroppo improvvisamente interrotto  e le speranze  (ma solo quelle, dal momento che i costi  stimati sono di 400 milioni di $) che il grande specchio venga  ricostruito  sono soprattutto  legate alla necessità  di riprendere  uno dei progetti astronomici più  utili in assoluto per la salvaguardia del nostro pianeta”.

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