Al Grassi le ultime scoperte nella ricerca di vita su Marte
Questa sera saranno ripercorsi anni di ricerche volte a trovare risposta a una sola domanda: c'è vita su Marte?
Questa sera, al cinema Grassi di Tradate nuova conferenza del Gruppo Astronomico Tradatese: si parlerà della ricerca di vita su Marte.
C'è vita su Marte?
Una nuova serata imperdibile in compagnia del Gat. Il dott. Cesare GUAITA parlerà infatti delle ultime scoperte riguardo la ricerca di vita su Marte, un argomento che il presidente del Gruppo Astronomico Tradatese ha anche riassunto in un libro uscito nello scorso autunno e unico nel suo genere in Italia.
La storia della vita
Le prime semplici forme di vita nacquero sulla Terra 4 miliardi di anni fa. Si trattava di organismi molto semplici (archeo-batteri) in grado di resistere alle condizioni estreme allora esistenti ed ancora presenti nei luoghi più inospitali del nostro pianeta (ghiacci, profondità oceaniche, acque super-salate, ecc). Marte 4 miliardi di anni fa godeva di condizioni climatiche molto simili a quelle della Terra: abbondanza di acqua liquida ed intensa attività vulcanica.
"E’ quindi logico pensare che se la vita è un fenomeno naturale, si deve essere sviluppata in forme semplici anche sul Pianeta Rosso - spiega Guaita - Ma avendo Marte una massa di 1/10 rispetto a quella della Terra, la sua ‘ abitabilità si è esaurita dopo 2-3 miliardi di anni, quando i suoi vulcani si sono spenti, il suo clima è divenuto gelido e l’ abbondante acqua liquida superficiale si è trasformata ovunque in depositi di ghiaccio. Se quindi si fossero sviluppate semplici forme di vita, esse non avrebbero potuto evolversi come sulla Terra in esseri molto più complessi".
Le ricerche sul Pianeta Rosso
Trovare qualche traccia di vita primordiale sarebbe comunque immensamente importante, perché sarebbe la dimostrazione che la vita nello spazio nasce sempre quando le condizioni lo permettano, prosegue Guaita.
"Questa ricerca è stata condotta per anni dal rover Curiosity, sceso nel 2012 all’interno di un antico lago che riempiva il cratere Gale - riprende - Con risultati inimmaginabili a priori: Curiosity ha infatti scoperto depositi di molecole molto complesse denominate Kerogeni, che sulla Terra si formano in sedimenti di 3,5 miliardi di anni per decomposizione del materiale carbonioso di antichi batteri. I Kerogeni marziani potrebbero quindi indicare che ci fu vita primordiale sul Pianeta Rosso. Di recente, però, il lander Insight, sceso su Marte nel 2028 ha individuato chiari indizi (tra cui almeno 1500 terremoti) che Marte ha un nucleo ancora parzialmente caldo, con la possibilità che del calore possa raggiungere il ghiaccio superficiale trasformandolo in acqua liquida. Testimonianze geologiche di questo fenomeno ci sono un po’ dovunque, quindi c’è la possibilità che in queste ‘oasi marziane’ la vita sia presente anche al giorno d’oggi: lo dimostrano alcune sensazionali scoperte del rover Perseverance, al lavoro dal 2021 sul delta ricco di carbonati di un fiume che si buttava nell’ antico lago Jezero. Il problema dell’esistenza di vita su Marte è quindi una ricerca appassionante che, se dimostrata reale, sarebbe una della più grandi scoperte della scienza umana".
Il libro di Guaita
Tutto questo e molto di più viene raccontato in un libro affascinante (LA RICERCA DELLA VITA SU MARTE) uscito all’inizio di kttobre 2024, che ha richiesto al relatore della serata (chimico specializzato in chimica organica, con alle spalle oltre 400 conferenze al Planetario di Milano) ben quattro anni di lavoro. Suddiviso in dieci capitoli avvincenti e accessibili a tutti, l'opera coniuga rigore scientifico e narrazione coinvolgente di fatti ed eventi storici, guidando il lettore attraverso secoli di studi teorici e decenni di esplorazioni spaziali e scoperte che hanno alimentato il desiderio di comprendere il Pianeta Rosso. Sono documentate nel dettaglio le missioni spaziali condotte dalla NASA a partire dal 1976, con il pioneristico atterraggio su Marte dei lander Viking 1 e 2, i primi laboratori biologici a effettuare la discesa al suolo marziano. Da lì in poi, grazie alle più avanzate tecnologie e sofisticate strumentazioni di cui disponevano le sonde e i rover Phoenix, Curiosity, Perseverance, le informazioni e le conoscenze a disposizione si sono fatte via via più precise e affascinanti, aprendo la strada a nuove prospettive per l'analisi diretta dei campioni marziani, promettendo scoperte che potrebbero cambiare per sempre il concetto di vita extraterrestre. Il volume sarà disponibile per tutti coloro che assisteranno alla serata di Lunedì 3 febbraio , ore 21 al Cinema GRASSI: si tratta infatti di una lettura imperdibile per appassionati di scienza, astronomia e astrobiologia, per chiunque sia interessato alle esplorazioni spaziali e segue con entusiasmo le storie e le sfide che portano all'ipotesi di vita oltre i confini della Terra