Rugby

Tamponi settimanali, protocolli e voglia di ripartire: il Tradate Rugby torna in campo

Prima online, poi in campo ma a distanza, ora finalmente si riparte col rugby "vero": durante la pandemia i Muccaleoni non si sono mai arresi e fermati

Tamponi settimanali, protocolli e voglia di ripartire: il Tradate Rugby torna in campo
Pubblicato:
Aggiornato:

Dalla prossima settimana tutti gli atleti del Tradate Rugby riprenderanno gli allenamenti "in presenza" nel campo di viale Europa.

Tradate Rugby, si torna in campo dopo un anno senza fermarsi

C'è voglia di tornare a calcare il campo, di passare la palla al compagno di squadra, di sudare e vivere insieme la propria passione. Le porte del centro sportivo Uslenghi si sono già riaperte con la fine della zona rossa, dalla scorsa per  Under18 e seniores maschile e femminile (l'unica divisione "rosa" in provincia di Varese) sono ripresi gli allenamenti con le attività a contatto e dalla prossima lo faranno anche per Under 14 e Under16. Il MInirugby invece continuerà con gli allenamenti sul campo, all'aperto, senza contatto. Il Tradate Rugby è pronto per dire addio (si spera definitivamente) agli allenamenti online e a distanza e tornare a fare rugby "vero". In sicurezza, ovviamente, grazie a un importante (anche economicamente) investimento della società che ha deciso di aderire al protocollo della Federazione Italiana Rugby che prevede il via libera alle attività in campo, a contatto, e a giugno (si spera) delle partite con un regime rigoroso di screening settimanale cui devono sottoporsi tutti gli atleti e la società.

"In quest'anno di pandemia non ci siamo mai voluti fermare - racconta il presidente Carlo Giacomelli - Prima durante il lockdown della scorsa primavera poi, più recentemente, dopo l'ultimo stop grazie allo staff tecnico e alla grande disponibilità delle famiglie abbiamo continuato ad allenarci da casa, online e secondo gli orari degli allenamenti tradizionali".

Un impegno che si è rivelato cruciale sia per tener vivo e forte il gruppo e la famiglia del Tradate Rugby sia per arginare il rischio di abbandono dello sport da parte di bambini e ragazzi, offrendo allo stesso tempo, nei limiti del possibile, una boccata d'aria e una distrazione da una pandemia che, specialmente ai più giovani, ha strappato quasi tutto. E i numeri lo confermano: il Tradate Rugby conta 170 tesserati, con un calo molto più contenuto di tante altre società sportive.

Ora, come a settembre quando la società decise di sottoporre tutti i tesserati a tampone per il rientro in sicurezza, si torna a placcare nella speranza di arrivare a giugno e luglio con le prime partite tra le squadre che hanno seguito lo stesso percorso. Il Tradate Rugby è l'unica società della palla ovale varesina che lo farà. Una scelta decisa dopo la consultazione, come prima cosa, degli stessi atleti.

"Quando la Fir ha stilato i protocolli ci è sembrato giusto chiedere per prima cosa a loro, che saranno in campo - continua il presidente - E loro hanno chiaramente risposto sì".

Il protocollo

I protocolli per il ritorno in campo, salvo modifiche visto il nuovo decreto, sono molto stringenti ma necessari per garantire la sicurezza dei giocatori in uno sport che si basa sul contatto. Su tutti, la regola di sottoporsi una volta a settimana al tampone. Iniziativa che come a settembre si svolge e si svolgerà grazie alla collaborazione con Sos Olgiate Comasco.

"Un anno difficile per chi ama lo sport"

Presenti alla conferenza stampa organizzata sabato mattina sui nuovi spalti oltre alla dirigenza del Tradate Rugby, al vicesindaco Franco Accordino, all'assessore allo Sport Erika Martegani e alla dottoressa Patrizia Luzzi presidente dell'SOS Olgiate Comasco anche i capitani delle seniores Giovanni Barberio e Fosca Clerici.

"E' una grande opportunità quella che ci viene data - ha commentato Clerici - Ed è un gesto di grande attenzione per noi essere considerati tanto quanto la squadra maschile. Non è scontato. Abbiamo sentito tanta volontà di farci allenare e farci tornare in campo dopo un periodo tanto difficile per i bambini e ragazzini ma anche per tutti noi più grandi costretti ad allontanarci come loro dallo sport che amiamo".

"Tutti i giocatori non vedono l'ora di tornare a giocare - ha confermato Barberio - il tampone settimanale è un prezzo più che giusto per riprendere pienamente le attività".

A maggio Open Day

Una ripartenza che guarda anche alla prossima stagione e ad attirare nuove leve: l'8 e il 22 maggio infatti si terranno al campo di viale Europa due Open Day per far conoscere il rugby e le squadre gialloblù.

"In questo anno tanti bambini e ragazzi hanno smesso di fare sport, soprattutto nella fascia della prima adolescenza, già normalmente interessata da un alto tasso di drop out sportivo - conclude Giacomelli - Un abbandono che ci deve far preoccupare perchè lo sport è salute ed educazione, ed è il motivo per cui abbiamo cercato durante la pandemia ogni occasione e modo possibile per non lasciare soli i nostri ragazzi. Con questi due open day vogliamo rivolgerci a tutti coloro che hanno smesso di fare sport, o non hanno mai iniziato, offrendo loro la possibilità di conoscere il rugby, conoscere il Rugby Tradate e fare sport in maniera sicura".

 

 

Seguici sui nostri canali