Return to Play, il Ministero della Salute dà l'ok alla riforma

Return to Play, il Ministero della Salute dà l'ok alla riforma
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Cambiano le regole per quanto riguarda il Return To Play. Il parere positivo della commissione del Ministero della Salute è arrivato nella giornata di martedì e ha fatto tirare un sospiro di sollievo agli addetti ai lavori. Di fatto il cambiamento riguarda i giorni di attesa per poter tornare in campo dopo i casi di positività al Covid. Dai 30 giorni di attesa ai 7 attuali, un cambiamento che permette di snellire le procedure per tornare in campo per gli atleti. Chiamati, comunque, a rifare la visita medica in maniera più accurata.

 

Return to Play, si snelliscono le tempistiche

Il nuovo protocollo (CLICCA QUI per scaricare la circolare ministeriale completa) vale, ovviamente, per tutti gli sport. Dal calcio al basket, passando per pallavolo, nuoto e tutte le attività che prevedono una visita medica. Si apre una nuova pagina, di fatto, per tutti gli sportivi che hanno dovuto aspettare undici giorni per vedere approvato il documento stilato ormai due settimane fa. Una lunga attesa, ma il cambiamento è arrivato. In particolare, il «Return to play» aggiornato accorciava da 30 a 7 giorni l’attesa per gli sportivi dilettanti sotto i 40 anni che avevano sviluppato il Covid da asintomatici o in forma lieve, limitando oltretutto i controlli ad una visita dal medico sportivo con test sotto sforzo ed elettrocardiogramma base per chi ha già completato il ciclo vaccinale primario. Il protocollo si applica a tutti gli sport e prevede che i tempi si riducano ad un giorno d’attesa nel caso di atleti professionisti o anche impegnati in campionati di interesse nazionale (nel calcio fino all’Eccellenza, nel basket ad esempio fino alla serie C Gold).

 

"Il Ministero ha apprezzato il lavoro della FMSI"

Così il presidente della Fmsi, Maurizio Carasco: "La commissione tecnica del ministero della Salute ha apprezzato il nostro lavoro. Ringrazio il ministro Speranza, il capo di gabinetto Coccoluto e il capo divisione Galeone che hanno sostenuto il nostro lavoro". E sono arrivati anche i complimenti da parte del presidente del Coni, Giovanni Malagò: "Voglio ringraziare il presidente Casasco. I protocolli sono stati formidabili, nessuno si è lamentato: c’è stata una straordinaria capacità di sintesi".

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