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Tradate, pioggia di mozioni sulla guerra in Ucraina in consiglio

In commissione anche la relazione del vicesindaco Accordino su cosa è stato fatto e su come intende muoversi l'Amministrazione per affrontare l'emergenza e l'accoglienza.

Tradate, pioggia di mozioni sulla guerra in Ucraina in consiglio
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La guerra in Ucraina arriverà anche in consiglio comunale a Tradate.

Tradate, in consiglio quattro mozioni contro la guerra

All’ordine del giorno della prossima seduta, in programma il 25 marzo, ci saranno anche quattro mozioni a condanna della guerra in Ucraina, firmate da Partito Democratico, Lega,  Innovazione Civica e Partecipare Sempre, l'ultima a presentare un testo prima della seduta.

Quattro testi, tutti (con le dovute differenze) concordi nel condannare la guerra e ribadire l'impegno per la pace e a sostegno della popolazione ucraina, che invano ieri, giovedì 17 marzo, la Commissione Capigruppo ha cercato di accorpare in un unico testo che potesse trovare l'unanimità del consiglio. Un tentativo vano, che sarà ripetuto sperando in esiti diversi sabato in una nuova riunione, per l'assenza alla conferenza dei capigruppo di uno dei consiglieri della minoranza e per l'impossibilità nel raggiungere un accordo fra i presenti sul testo di sintesi delle mozioni dem e leghista..

I dem e la mozione varesina

Spazio comunque al dialogo perchè su un tema simile, dall'alto valore simbolico, o si superano le differenze e si va uniti o non si raggiunge lo scopo. Lo sanno bene, ad esempio, i consiglieri del Partito Democratico che hanno infatti proposto la mozione che già a Varese era riuscita ad ottenere l'unanimità.

Un testo in cui si esprime "la più ferma condanna per l’invasione deII’Ucraina e i bombardamenti delle città avvenuti in spregio ad ogni regola del diritto internazionale attaccando militarmente uno stato sovrano e minando la pace e la stabilità dell’Europa" e che in caso di approvazione impegnerà la Giunta Bascialla a chiedere al Governo di assumere "tutte le iniziative diplomatiche unitamente agli stati membri dell’Unione Europea e dell’Onu affinchè il conflitto armato cessi e vengano rispettate gli accordi internazionali, ribadendo il principio fondamentale dell’inviolabilità delle frontiere" e di "intervenire in termini di cooperazione internazionale per scongiurare la catastrofe umanitaria». A livello comunale, invece, si chiede di "far sentire al popolo ucraino la vicinanza e la solidarietà dei cittadini e la più forte condanna morale e politica verso le azioni belliche intraprese" e di "creare e sostenere ogni possibile mobilitazione per la pace e la garanzia del diritto internazionale in concorso con le altre istituzioni locali e con la società civile che si oppone al sopruso e alla sfida portata alla democrazia e alla convivenza dei popoli".

Cos'ha fatto finora il Comune

Dopo la capigruppo, sempre ieri, l'emergenza Ucraina è stata protagonista anche della commissione Servizi Sociali chiesta la scorsa settimana dai consiglieri del Pd Mauro Prestinoni e Marco Viscardi. Occasione per il vicesindaco Franco Accordino per relazionare sulla situazione tradatese, sulle indicazioni fornite da Prefettura, Questura, Ats e Ministeri e sull'indirizzo dell'Amministrazione per quanto riguarda accoglienza e raccolte.

Per quanto riguarda l'accoglienza, a Tradate sono stati registrate 29 persone fuggite dall'Ucraina, tra cui una decina di bambini. Tutte, hanno precisato Accordino e il Presidente del Consiglio Claudio Ceriani, accolte da parenti o da famiglie tradatesi che hanno deciso di aprire le proprie porte di casa. Famiglie che sarà necessario sostenere nel loro impegno, considerando che i tempi di permanenza dei profughi al momento non sono definibili. Sul fronte dell'ospitalità "pubblica", il Comune ha fatto sapere di non avere disponibilità di alloggi e di attendere che dalla Prefettura si definisca come potenziare la rete dei CAS sul territorio.

"A fine febbraio abbiamo subito contattato ambasciata e consolato ucraino per chiedere notizie e indicazioni su cosa poteva servire e come prepararci. Abbiamo incontrato le associazioni che si sono messe a disposizione per raccogliere in modi diversi la solidarietà dei tradatesi e attivato in Polizia locale uno sportello dove chiediamo a chi riceve delle persone in fuga di registrarle, così da permetterci di attivare tutti i sostegni e gli adempimenti burocratici necessari, oltre che di fornire tutte le informazioni del caso. In questi giorni a tutti gli ucraini residenti a Tradate (un'ottantina) arriverà una lettera in cui si spiegheranno queste procedure e chiederemo un aiuto in termini di mediazione culturale e linguistica. Sempre nei prossimi giorni, inoltre, contiamo di attivare sulla piattaforma di Tradate Welfare una sezione dove i cittadini possono segnalare la disponibilità ad offrire accoglienza a eventuali profughi senza alloggio".

La scelta del Comune è chiara: "Per quanto riguarda le associazioni, la collaborazione è aperta e attiva. Non intendiamo imporre nulla a nessuno, nè impedire a qualcuno di fare qualcosa. Siamo in contatto quasi giornaliero con le associazioni e i volontari che si sono resi disponibili e hanno già iniziato a fare, forniamo continuamente tutti gli aggiornamenti sulle indicazioni degli enti superiori e questo modo è certamente più agile e funzionale di fare grandi tavoli operativi che alla fine rischiano di avere poco di concreto".

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