Strade, il Governo taglia i fondi alle Province: "A Varese 6 milioni di euro in meno"
L'Unione delle Province chiede un passo indietro del Governo, ma il Ministro delle Infrastrutture Salvini non risponde. "Così si mette in pericolo la vita delle persone"

Tra Legge di Bilancio e Milleproroghe, alla Provincia di Varese per il 2025 e 2026 arriveranno 3 milioni e mezzo di euro in meno rispetto a quanto assegnato, quasi il doppio nel quadriennio 2025-2026. Soldi che sarebbero dovuti servire per la manutenzione delle strade.
Il Governo fa cassa sulle Province: stop agli asfalti
La nota di Villa Recalcati suona in sintonia con quella di tutte le altre Province d'Italia, che salvo dietrofront romani dovranno fare i conti con un taglio complessivo da 1,7 miliardi di euro ai fondi per la messa in sicurezza delle strade. Soldi che sarebbero dovuti andare in asfalti, segnaletica e manutenzioni, e che resteranno invece a Roma.
"Investimenti tagliati del 70%"
"Sulle strade provinciali - ha detto il Presidente UPI Pasquale Gandolfi - si è abbattuto un taglio di 1,7 miliardi. Risorse già assegnate a Province e Città metropolitane e destinate agli investimenti per la messa in sicurezza e l’efficientamento di 120 mila chilometri di vie che collegano il Paese. Molto grave poi è che si siano tagliate risorse che riguardano investimenti degli anni 2025 e 2026, una riduzione del 70% dei fondi che di fatto sta bloccando cantieri già previsti e concordati con lo stesso ministero, con ripercussioni sulla viabilità e quindi sulla sicurezza dei nostri cittadini”.
La riduzione, denunciano i Presidenti delle Province Italiane, si attesta al 50% su tutti i fondi fino al 2029 e a quasi la stessa percentuale per le risorse che erano state assegnate alle Province dal 2030 al 2036.
Salvini non risponde
Una situazione di crisi su cui da mesi l’UPI, inascoltata, chiede risposte al Ministero di Salvini e che è stata al centro della recente Assemblea Nazionale dei Presidenti di Provincia, riuniti a Roma per definire la piattaforma politica e programmatica dell’Associazione.
Per questo l’Assemblea dei Presidenti delle Province italiane ha dato mandato al Presidente Gandolfi di sollecitare ancora il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Salvini, perché si apra subito un tavolo di crisi al Ministero e si proceda a ritrovare nell'immediato i 385 milioni di fondi sottratti per il 2025 e 2026.
Magrini: "Si mette a rischio la vita delle persone"
Il Presidente Marco Magrini presente giovedì 15 maggio all'Assemblea UPI insieme agli altri presidenti di Province, dichiara:
“Chiediamo una revisione al provvedimento da parte del Governo perché questi tagli compromettono seriamente la manutenzione ordinaria e straordinaria delle infrastrutture. Tagliare i fondi per la sicurezza stradale significa mettere a rischio la vita delle persone con conseguenze sulla sicurezza e sulla qualità della vita dei cittadini. È una questione di responsabilità verso i territori”.
I numeri (in meno) per il Varesotto
Per quanto riguarda la situazione della Provincia di Varese, Magrini sottolinea l’intenzione di ottenere maggiori risorse e di proseguire con gli interventi già in programma:
“Secondo i dati ufficiali, le risorse assegnate alla Provincia di Varese per gli anni 2025 e 2026 ammontavano complessivamente a 5.095.830 euro. Tuttavia, a seguito del provvedimento governativo, sono stati tagliati 3.567.081 euro, lasciando una disponibilità effettiva di soli 1.528.749 euro. La riduzione percentuale delle risorse è pari al 70%, una cifra che mette seriamente a rischio la programmazione degli interventi già previsti sul territorio. È necessaria una modifica al provvedimento, chiediamo una maggiore attenzione alle esigenze dei territori”.
Per il quadriennio 2025–2028 alla Provincia erano stati assegnati complessivamente 12.739.575 euro. A seguito dei nuovi provvedimenti governativi, la riduzione ammonta a 6.114.996 euro, con una perdita netta del 48% rispetto alle risorse inizialmente previste.
Restano quindi solo 6.624.579 euro, una cifra che lascia agli uffici provinciali una capacità di intervento fortemente compromessa.
"La sicurezza stradale – conclude Magrini – non può essere sacrificata a causa di logiche di bilancio. Chiediamo al Governo di riconsiderare questa decisione, ascoltando le istanze dei territori che ogni giorno affrontano le conseguenze della carenza di risorse: la rete stradale è un’infrastruttura essenziale per i cittadini, i lavoratori e le imprese".