Stazione Rescaldina, Cattaneo: "No all'Esercito, Regione faccia di più"

L'ex sindaco e oggi capogruppo di maggioranza contro la proposta dell'assessore regionale Riccardo De Corato e "striglia" il Pirellone

Stazione Rescaldina, Cattaneo: "No all'Esercito, Regione faccia di più"
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Stazione Rescaldina: l’ex sindaco e ora capogruppo di maggioranza Michele Cattaneo contrario alla proposta dell’assessore regionale Riccardo De Corato e chiede un maggior impegno del Pirellone anche dopo l’ultima lite sulla banchina.

Stazione Rescaldina, “Regione è immobile”

Qualche settimana fa l’assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato aveva rilanciato l’idea di portare l’Esercito nella stazione di Legnano così come sui treni. Nei giorni scorsi nella stazione di Rescaldina si è verificata una grossa lite tra due tossicodipendenti e l’ex sindaco e oggi capogruppo di maggioranza Michele Cattaneo ribadisce la sua posizione: “Non vorrei entrare nel merito della proposta che può senz’altro avere le sue ragioni, vorrei però esprimere il mio sconcerto di fronte all’immobilismo e all’ignavia dell’Assessore e di Regione Lombardia – afferma Cattaneo -. In tutti i paesi che hanno la presenza di una stazione si vivono problemi di ordine pubblico, che senz’altro non sono legati al colore politico dell’Amministrazione in carica. Giusto tre esempi: Rescaldina, retta da un’Amministrazione di Centro Sinistra, Legnano retta dal Centro Destra (Sindaco leghista e assessore alla sicurezza di Fratelli d’Italia) e ultimamente dal Commissario Prefettizio e ancora Saronno retta dal Centro Destra (Sindaco della Lega). Ognuno dei sindaci (ed il commissario) è costretto ogni giorno a sentirsi addossare le colpe per quanto succede nelle stazioni. Frasi come ‘che degrado’, ‘l’Amministrazione dov’è?’, “un paese in balia di spacciatori pericolosi per i pendolari’…sono solo alcuni esempi, si va da chi chiede la presenza costante dei vigili in stazione a chi chiede la presenza 24/24 dei carabinieri. Che queste affermazioni vengano fatte dai cittadini lo comprendo benissimo, che le facciano i politici locali di opposizione in cerca di visibilità (soprattutto quelli che in consiglio comunale non ci sono neanche) – prosegue l’ex sindaco – ci può anche stare (anche se il gioco alla strumentalizzazione non mi piace), ma che le faccia l’Assessore Regionale, davvero questo non riesco a digerirlo. Le stazioni e i convogli sono di competenza di Trenitalia, FerrovieNord e TreNord: non sono competenza dei Comuni e non sono competenza nè dello Stato, nè dell’esercito. Sappiamo tutti benissimo quali risparmi Regione Lombardia ha imposto negli ultimi anni a Ferrovie Nord (di proprietà regionale) arrivando, nel caso di Rescaldina, all’eliminazione di tutti i presidi sul territorio, abbandonano la stazione alla biglietteria automatica. Le stazioni così, pur videosorvegliate, diventano facilmente terra di nessuno”

Il lavoro svolto per la stazione di Rescaldina

“Durante i cinque anni di amministrazione – ricorda l’ex sindaco – ho incontrato tutti i Prefetti che si sono succeduti. Il Prefetto è il rappresentante dello Stato, del Ministro dell’Interno (leghista pure quello) e responsabile ultimo dell’ordine pubblico. Li ho incontrati, ho chiesto a tutti e tre (Marangoni, Lamorgese, Saccone) di convocare un tavolo congiunto con Regione Lombardia, Ferrovie Nord, Trenord e PolFer. Alla fine l’incontro è stato organizzato e calendarizzato dal sottoscritto, incontrando la buona volontà e l’assoluta disponibilità di tutti. Oltre alla già ampiamente sperimentata grande presenza e sollecitudine dei Carabinieri con il Capitano Cantarella e il luogotenente Dogliotti, abbiamo incontrato la disponibilità di FerrovieNord nella sistemazione e cessione al Comune degli ambienti non più utilizzati della stazione, per renderla un ambiente più vissuto. Ferrovie Nord ha già attuato lavori di risistemazione e di restyling della stazione, ma per avere maggiori presidi e la presenza di guardie giurate ci siamo da subito scontrati con il problema dei fondi disponibili che devono essere stanziati appunto da Regione Lombardia (presente all’incontro, ma che non si è mai più fatta sentire…)”.

Le domande a de Corato

“Ora, che l’assessore regionale chieda l’intervento dell’esercito prima ancora di pensare di fare qualcosa in prima persona, veramente mi fa pensare che ci sia voglia solo di dedicarsi allo sport dello ‘scarica-barile’ – dichiara Cattaneo -. Perchè per Legnano, Trenitalia non pensa ai presidi e alla sistemazione delle stazioni? Non sarebbe meglio destinare i fondi alle proprie stazioni e per i treni?
Perchè, per le stazioni come Rescaldina, Regione Lombardia non pensa ad un incremento del personale, delle pulizie, e non pensa di creare un presidio fisso? Dato che Regione Lombardia ha i fondi per incrementare la sicurezza nelle stazioni, perché non li usa? Prima delle ultime elezioni De Corato è stato addirittura a Rescaldina dicendo (a parole) di avere a cuore la sicurezza del nostro paese. Perchè non inizia farlo almeno dove è sua diretta competenza? La soluzione del problema della stazione porterebbe automaticamente anche un alleggerimento della situazione nei boschi, sarebbe un po’ come chiudere un rubinetto o per lo meno limitarne il flusso”.

Il no al sit-it della destra

“Proprio oggi leggo su Facebook che Fratelli d’Italia e De Corato – prosegue l’ex primo cittadino rescaldinese – avrebbero organizzato un sit-in nei prossimi giorni in stazione per chiedere più sicurezza (nota: la manifestazione sarà giovedì 29 agosto 2019 alle 18.45). Siamo davvero al ribaltamento della ragione, chi dovrebbe dare più sicurezza nelle stazioni e sui treni (Regione Lombardia è la padrona di casa) organizza sit-in per chiedere più sicurezza”.

L’impegno della nuova Amministrazione comunale

“La nuova amministrazione di Rescaldina, così come anche le amministrazioni di tutti i Comuni della zona, continuerà a chiedere interventi e soluzioni a tutti gli attori già citati ma soprattutto continuerà a fare tutto quanto le è possibile per garantire la sicurezza dei cittadini sapendo che i luoghi mal frequentati vanno abitati, frequentati, vissuti – spiega Cattaneo -. Più che sit-in, più che sedersi, occorre alzarsi, essere presenti, partecipare alle diverse iniziative programmate dal Comune di Rescaldina e dai comuni limitrofi (in allegato la locandina di un evento organizzato dal Comune di Marnate e di Rescaldina)”.

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