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Saronno, primi risultati del sondaggio di Azione tra i cittadini

I sei candidati rispondono anche ad alcune domande frequenti ricevute in queste settimane di campagna elettorale

Saronno, primi risultati del sondaggio di Azione tra i cittadini
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Il gruppo di Azione, impegnato alle elezioni comunali di Saronno a sostegno di Pierluigi Gilli, risponde ad alcune domande dei saronnesi e pubblica i primi dati del sondaggio lanciato sui servizi educativi offerti dal Comune. Di seguito il loro comunicato.

Azione, le risposte alle domande dei cittadini

Silvio Barosso, referente saronnese di Azione, risponde alle domande che i saronnesi hanno rivolto a lui e agli altri candidati di Azione durante il primo weekend di presenza in piazza e nei commenti ad articoli e post social. "Ci hanno rivolto principalmente 3 domande, a cui tentiamo di dare oggi una risposta con questa nota.

Chi siete? Domanda rivolta talvolta con sincero interesse, altre volte in modo polemico.

Abbiamo ricevuto domande e insinuazioni, in merito al fatto che saremmo solo il prodotto di un’operazione politica
romana, senza alcun radicamento locale né alcun pensiero di riferimento.
Ebbene, la lista di cui facciamo parte – denominata “Italia Viva, Azione, + Europa, Unione Italiana” – è certamente un esperimento di rilievo nazionale, reso possibile da un progetto che guarda ben oltre i confini di Saronno. Ma la sezione saronnese di Azione, nata a fine luglio, è composta da alcuni cittadini che hanno una loro storia e un loro pensiero. Si tratta di persone che hanno messo il loro impegno concreto a servizio dei valori e della visione di un partito, Azione, del suo preciso riferimento storico-culturale (l’europeismo liberale e sociale del PdA) e del suo nitido disegno politico: il rifiuto dell’ideologia e del populismo (in entrambe le sue forme più diffuse oggi: il leghismo e il grillismo), in nome della serietà e della competenza quali principi indispensabili dell’azione politica. Da questo impegno nascono le 6 candidature al consiglio comunale di Silvio Barosso, Gabriele Busnelli, Ambrogio Mantegazza, Fabio Pagani, Francesco Ricca e Davide Rossin, 6 persone con un nome e con un volto.

Perché una realtà nuova come la vostra sostiene la candidatura di Gilli, volto noto della politica locale?

Gli ultimi 5 anni di giunta leghista sono stati caratterizzati da gravi carenze in termini di ordinarie manutenzioni, gestione di servizi alla persona e progetti di sviluppo. Anche il precedente quinquennio, a guida PD, è stato caratterizzato da un sostanziale immobilismo, privo di particolari innovazioni, anche se ispirato da valori e riferimenti ideologici contrapposti. Pierluigi Gilli è stato Sindaco di Saronno nel decennio dal 1999 al 2009, e la sua azione si è rivelata di differente natura. Per quanto riguarda la sensibilità di Azione, riconosciamo come traccia distintiva della sua azione politica la serietà e la competenza, qualità rare che crediamo possano essere messe con beneficio di tutti a servizio di progetti di manutenzione e ristrutturazione di beni pubblici, interventi nell’area dei servizi sociali e di tutela delle fragilità.

Che programmi avete per Saronno?

In questi mesi abbiamo collaborato alla stesura del programma della nostra coalizione (https://www.gillisindaco.it/il-programma/). In esso si ritrovano i temi fondamentali dell’amministrazione (scuola, salute, sicurezza, servizi alla persona, ambiente, mobilità, commercio, ...) affrontati in modo realistico, puntuale e per nulla ideologico.

I risultati del sondaggio

Inoltre, abbiamo promosso una breve indagine online (https://forms.gle/EkeKQj6YJStqQk456) relativa alla qualità dei servizi educativi e alle connesse preoccupazioni dei genitori. Ad oggi hanno risposto già oltre 100 famiglie e siamo quindi in grado di fornire una prima anteprima dei risultati, evidenziando le criticità che ne emergono con maggiore chiarezza. Il 75% degli intervistati ha lamentato una comunicazione assente (50%) o gravemente lacunosa (25%) da parte dell’amministrazione comunale, per quanto riguarda la riapertura delle scuole. Circa il 40% dei partecipanti ha poi segnalato l’assoluta assenza (20%) o l’inadeguatezza (20%) di un supporto logistico alla didattica a distanza, laddove necessario. Circa il 30% ha infine denunciato le condizioni assolutamente inadeguate degli edifici scolastici. I risultati completi di questa indagine saranno raccolti in forma aggregata e presentati alla città appena saranno disponibili.

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