Saronno

Saronno, Bilancio rinviato. La Lega: "Città ostaggio di strategie di potere"

Dopo quanto successo nell'ultimo consiglio comunale, il Carroccio non ha dubbi: "Bisogna tornare alle urne il prima possibile"

Saronno, Bilancio rinviato. La Lega: "Città ostaggio di strategie di potere"
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Duro attacco della Lega di Saronno dopo il ritiro a sorpresa del punto sul Bilancio di Previsione nel corso dell'ultimo consiglio comunale: "Non è possibile continuare su questa strada".

Salta il Bilancio di Previsione, la Lega attacca

Riportiamo di seguito la nota diffusa dalla Lega di Saronno a firma del segretario Angelo Veronesi:

"Il bilancio previsionale ritirato ha creato una grande tensione in consiglio comunale. Il sindaco è rimasto in silenzio senza fornire spiegazioni. Non è stato possibile discutere.

Emerge un quadro di una generale incapacità di affrontare ed addirittura di dare la possibilità di discutere i temi di interesse della città in maniera trasparente e costruttiva. La discussione sul bilancio è l'occasione per discutere in consiglio comunale dei temi che non sono di interesse per questa amministrazione.

Quali sono i temi di interesse dei cittadini e che la Lega avrebbe voluto discutere? Il tema della sicurezza non viene mai discusso. Il tema dell'urbanistica non viene trattato e non si fanno commissioni per discutere sul futuro della ex Isotta Fraschini. Il tema dell'impoverimento dei cittadini a causa di stipendi sempre più bassi e prezzi sempre più alti, della fuga dei cittadini da Saronno per mancanza di appartamenti per giovani famiglie e per la mancanza di sicurezza non vengono discussi.

Il tema dell'eliminazione dei parcheggi per far spazio a piste ciclabili e ad alberi, costringendo le attività commerciali a spostarsi o a chiudere non viene trattato. Il tema della disabilità e dei marciapiedi stretti che non permettono di far passare le persone con difficoltà motorie perchè pare che le priorità siano le piante e non le persone, non viene trattato.

Mancano i presidenti di commissione e manca un assessore all'urbanistica. Non si vuole modificare il regolamento delle commissioni per prevedere cosa fare in caso di dimissioni dei presidenti di commissione. Non viene prevista nemmeno la possibilità di discutere di temi di interesse per i cittadini in consiglio comunale appellandosi a cavilli nei regolamenti per tacitare le voci fuori dal coro.

È ormai chiaro che bisogna staccare la spina quando non è nemmeno possibile discutere in modo trasparente in consiglio comunale. Addirittura il sindaco è costretto al silenzio.

Non è possibile continuare su questa strada.

La città non può rimanere ostaggio di strategie di potere.

Solo una svolta radicale, che metta al centro la trasparenza e il bene della comunità locale, potrà rompere questo circolo vizioso e rilanciare Saronno verso un futuro veramente partecipato dove si possa discutere delle tematiche che interessano ai molti e non solo quelle di interesse di pochi. Bisogna tornare alle urne il prima possibile".

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