Rugareto, via al progetto per valorizzare il patrimonio naturalistico

Nuova iniziativa per rilanciare la natura e fruizione nel parco. Ecco gli interventi previsti a Rescaldina e Cislago

Rugareto, via al progetto per valorizzare il patrimonio naturalistico
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Rugareto: nuovo progetto per il rilancio del patrimonio naturalistico, nuovi progetti a Rescaldina e Cislago con il progetto «Sistema Olona: la biodiversità che scorre».

Rugareto: patrimonio naturalistico, la valorizzazione

“Sistema Olona: la biodiversità che scorre”: questo l’incontro, svoltosi nei giorni scorsi in biblioteca a Rescaldina, che ha visto incontrarsi il sindaco Michele Cattaneo e il primo cittadino di Cislago Gian Luigi Cartabia per discutere dell’iniziativa insieme all’assessore all’Urbanistica rescaldinese Marianna Laino, alla responsabile dell’Istituto Oikos Stefania Mazzaracca e a Lorenzo Baio di Legambiente.
“Sistema Olona” è un progetto promosso da Istituto Oikos Onlus e mira a tutelare gli ambienti acquatici e le numerose specie che li abitano. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Legambiente Lombardia, Plis Valle del Lanza, Parco locale di interesse sovracomunale Rile Tenore Olona, Parco del Medio Olona, Parco Bosco del Rugareto e finanziata da Fondazione Cariplo, Ferrovienord, Università degli Studi dell’Insubria, Plis Parco dei Mughetti.
I primi a prendere la parola sono i due sindaci: “Abbiamo avviato una collaborazione efficace sull’area del Parco del Rugareto. Valorizzare il territorio è un’impresa necessaria per far capire ai cittadini la ricchezza del patrimonio naturalistico” afferma Cattaneo appoggiato da Cartabia. Che aggiungono: “Rendere percorribili i boschi serve a trasformarli in luoghi sicuri”.
Mazzaracca e Baio spiegano che “gli interventi sono il frutto di un percorso iniziato nel 2015 quando, per la prima volta, abbiamo individuato l’area di Rescaldina come zona chiave per la protezione della biodiversità fluviale. Nel 2017 anche Cislago si è aggiunto al grande progetto di connessione ecologica a cui stavamo lavorando con una rete di 11 realtà del territorio, tra partner e sostenitori. Realizzeremo due piccole aree umide completamente nuove per offrire un sito riproduttivo e di rifugio a rane, rospi e libellule. Miglioreremo la struttura del bosco, dove al momento dominano specie esotiche come ciliegio tardivo e robinia, sostituendole con essenze locali: acero campestre, biancospino e nocciolo. Il miglioramento prevede anche di arricchire lo strato erbaceo con piante autoctone, come mughetto, primula comune e pervinca minore».
Prossimo appuntamento per sabato 16 marzo con un laboratorio dedicato alle famiglie.

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