Regionali, Fratoianni e Alleanza Verdi-Sinistra a Saronno: "Non c'è più la medicina territoriale"
I candidati fuori dall'ospedale: "La Regione non ha avuto il coraggio di dire che vuole chiuderlo, ma lo sta progressivamente svuotando"
Ultimi appuntamenti sul territorio in vista delle elezioni regionali del 12 e 13 febbraio: oggi, martedì, a Saronno i candidati e il segretario di Alleanza Verdi Sinistra Nicola Fratoianni.
Regionali, Fratoianni e Alleanza Verdi-Sinistra a Saronno
Una Regione da cambiare e una sanità lombarda da ricostruire: questi i temi al centro dell'incontro coi cittadini tenutosi oggi pomeriggio a Saronno, fuori dall'ospedale. Un luogo più volte al centro di preoccupazioni, polemiche e proteste negli ultimi anni, da prima ancora che la pandemia mettesse a nudo le difficoltà del sistema sanitario regionale.
Al microfono anche la candidata saronnese Ornella Bagni:
"La pandemia ha aggravato la situazione, mettendo in evidenza che non c'è più una medicina territoriale e portando i cittadini a riversarsi sui Pronto Soccorso, sempre pieni - ha dichiarato - Sono state inaugurate le Case di Comunità, ma sono vuote".
Bagni ha parlato anche dell'ospedale di Saronno:
"La Regione non ha avuto il coraggio di dire che vuole chiuderlo - ha attaccato - Ma pian piano lo stanno svuotando: hanno svuotato l'Ortopedia, la Pediatria, il Centro Tumori. Era una struttura che aveva oltre 1500 dipendenti e l'hanno svuotata, progressivamente".
Una situazione che si unisce a quella di difficoltà registrata dal segretario del partito Nicola Fratoianni, arrivato dopo la visita all'ospedale di Gallarate:
"Sono in giro in questi giorni e settimane in questa regione, poco fa ero a Gallarate e ho incontrato il primario e i medici del Pronto Soccorso. Quello che ho ascoltato è ciò che ascolto ogni volta che vado in un ospedale, in tutto il Paese, e che in Lombardia assume una dimensione di criticità particolarmente rilevante: un allarme che parla di carenze strutturali del personale, di medici che non ci sono e non ci sono più, che fuggono dal servizio sanitario pubblico, che parla di un modello che anno dopo anno ha mostrato la corda e ha accumulato una catena di disastri".