Saronno

Per un saronnese su due città più insicura nell'ultimo anno

Le zone percepite come meno sicure il centro, Santuario e Matteotti

Per un saronnese su due città più insicura nell'ultimo anno
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Il gruppo di Saronno in Azione ha pubblicato i risultati del sondaggio svolto fra i cittadini fra luglio e settembre 2021 a tema sicurezza. E il primo dato che emerge è che un saronnese intervistato su due ritiene che nell'ultimo anno la città sia diventata meno sicura.

Sicurezza, per un saronnese su due situazione in peggioramento

Il campione è molto ridotto (175 cittadini su quasi 40mila) ma il dato che emerge dal sondaggio di Azione impone comunque delle riflessioni. Per un saronnese su due nell'ultimo anno la situazione della sicurezza cittadina è peggiorato. E di questo 50%, oltre la metà pensa che sia "molto peggiorata". Solo 1 saronnese su 100 ha risposto che è, di contro "molto migliorata" e 8 su 100 che sia migliorata anche se di poco.

Il sondaggio di Azione

Come detto, al questionario proposto da Saronno in Azione tra luglio e settembre hanno risposto 175 persone, e i risultati sono stati raccolti in forma anonima. Il gruppo ha reso noti i primi risultati, che insieme ad altri saranno presentati nel dettagli nei prossimi giorni al sindaco Augusto Airoldi e alla Commissione Sicurezza.

Quali quartieri sono meno sicuri?

Azione ha chiesto ai cittadini anche in quali zone ci si senta meno sicuri. Il 58% degli intervistati ha risposto il centro cittadino, seguito dalla zona Santuario (14%) e dal quartiere Matteotti (13%).

"Questi ultimi due - rilevano da Azione - sono anche i quartieri dove, a detta di chi vi risiede, la situazione è più negativa :si sente insicuro nel proprio quartiere il 57% degli intervistati che abita in zona Santuario, il 42% al Matteotti".

Molto meglio la situazione alla Cassina Ferrara considerata insicura solo dal 2% di coloro che hanno risposto, campo sportivo/piscina (3%) e Prealpi/via Volta (4%). "Tale giudizio è, anche in questo caso, confermato da chi vi risiede: il 54% dei residenti non ritiene la Cassina Ferrara un quartiere insicuro, il 44% per quanto riguarda la zona campo sportivo/piscina".

I problemi segnalati

Tra le problematiche maggiormente sentite dai saronnesi, i problemi legati all’uso di stupefacenti/alcol e la presenza di baby gang, impressione confermata dal fatto che lo spaccio e gli atti vandalici sono anche due tra gli illeciti che i partecipanti reputano più frequenti in città.

Cosa fare?

"I saronnesi mostrano di avere un’idea di sicurezza urbana ampia e articolata, riferita a tutti gli elementi utili a garantire una buona qualità della vita ai cittadini all’interno dello spazio urbano - rimarcano da Azione - La sicurezza risulta intrecciata quindi ad aspetti quali l’inclusione sociale, la vivibilità e il decoro e richiede interventi di riqualificazione e recupero delle aree degradate, l’eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale, la prevenzione della criminalità e la promozione della legalità. Perfettamente in linea, quindi, con la definizione di “sicurezza integrata” fornita dal nostro legislatore all’art. 4 della legge n.48 del 2017".

"I risultati possono apparire, ad una prima lettura, sostanzialmente in linea con quanto già si potesse immaginare, addirittura scontati, ma era assolutamente necessario e urgente dare forma a queste percezioni, facendole emergere in modo oggettivo - continuano - Inoltre, se adeguatamente studiati e confrontati ai dati reali, questi spunti possono fornire elementi preziosi per aiutare chi si trova al governo della città a individuare le priorità e orientare la sua azione amministrativa. Come far percepire maggiormente la presenza della polizia locale nei quartieri dove è più diffuso il senso di insicurezza? La figura del vigile di quartiere in tal senso può essere un’ipotesi interessante da riconsiderare, come sta accadendo in altre città vicine (tra le altre, Solaro, Varese e Milano)? È possibile intensificare i controlli serali contro gli atti di vandalismo? È possibile collaborare con le FF.OO. affinché vi sia un presidio più stabile e capillare, soprattutto in stazione (come annunciato di recente dal Sindaco in riferimento al rinnovato presidio della polizia ferroviaria)? Quali strumenti si possono mettere in atto contro il fenomeno dello spaccio? Si sta facendo abbastanza per favorire un’integrazione reale degli stranieri e per contrastare la criminalità organizzata?".

Le proposte di Azione

"Come Azione, intendiamo concentrare le nostre energie su uno specifico ambito: quello dei progetti d’inclusione e formazione, promuovendo una stretta cooperazione con tutte le forze sociali che operano in città, in particolare per quanto riguarda il supporto alle persone che soffrono di dipendenze da alcol e sostanze stupefacenti e l’offerta di proposte educative ai giovani, capaci di sottrarli al richiamo della piccola o grande criminalità. Su questi temi stiamo lavorando con impegno per formulare delle proposte concrete e realizzabili.

Un altro aspetto che ci sentiamo fin da subito di evidenziare è la necessità di destinare a questo tema un rilievo adeguato, sia tra le priorità di discussione, spesa e programmazione della Giunta (la commissione sicurezza quante volte si è fin qui riunita? Perché non condivide con i cittadini gli esiti delle riunioni?), sia come argomento di approfondimento e informazione per i giovani e le famiglie, magari in momenti dedicati e in serate informative da organizzare nelle scuole. Anche su questo ci riserviamo di avanzare delle proposte nelle prossime settimane".

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