Origgio

Origgio2020: "Non aspettiamo il morto, la via del centro dev'essere a senso unico"

L'Amministrazione punta su nuovi limiti di velocità ma, secondo Ceolin, non bastano per risolvere i problemi di cui si discute da anni

Origgio2020: "Non aspettiamo il morto, la via del centro dev'essere a senso unico"
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Come rendere sicuro il centro di Origgio del paese per pedoni, ciclisti e anche automobilisti? L'Amministrazione  prova con i limiti di velocità, il consigliere di Origgio 2020 Daniele Ceolin propone come unica soluzione il senso unico.

Origgio, tra limiti e traffico

Se ne discute da anni e, da anni, il problema continua a ripresentarsi: traffico, auto che sfrecciano e scarsa sicurezza per chi si muove lungo via Dante e le strade collegate a piedi o in bicicletta. L'ultimo tentativo è dell'Amministrazione Regnicoli, che ha deciso di mettere i limiti a 30km/h in via Dante e a 40km7H in via Cavour. Basteranno cartelli e minacce di sanzioni in caso di violazioni?

Secondo Daniele Ceolin, di Origgio 2020, no. "Le criticità rimangono - spiega - a nostro avviso la soluzione è il senso unico in quella che è la via centrale del paese".

Senso unico che permetterebbe di evitare pericolosi "incroci" di mezzi pesanti e utenza più debole, senza il rischio di trovarsi impotenti quando passa chi non rispetta i limiti.

"Come si fa a controllare che venga rispettato il nuovo limite? Rilevatori "Autovelox"? Dossi stradali?", si chiede Ceolin.

"Non aspettiamo il morto"

Finora gravi incidenti sulla strada non se ne sarebbero registrati. Ma non significa che non si possa, o si debba, secondo Ceolin, intervenire.

"'Non è mai successo niente' si dice ma non dobbiamo aspettare l'incidente, la tragedia, il morto da piangere. Bisogna agire con coraggio, ma forse l'amministrazione comunale ha paura di perdere consensi con quella che è una decisione 'scomoda' per alcuni e quindi si utilizzano rimedi più 'comodi', per tamponare momentaneamente il problema tanto per dire 'Qualcosa abbiamo fatto!'.

Inoltre molte strade del nostro comune sono diventate un grande circuito automobilistico e/o motociclistico (a seconda dei mezzi utilizzati ovviamente), con sorpassi azzardati e manovre pericolose, non si tiene nemmeno ormai conto dei semafori!

Non possiamo fare altro che continuare a sperare nella buona sorte e nel buon senso di alcuni conducenti dei vari mezzi che impegnano le nostre strade...".

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