Ceriano

Ordinanza anti-tir a Ceriano: "Così non possono svuotare la Gianetti"

I dipendenti bloccano le strade, il Comune i mezzi pesanti. Cattaneo: "E' la battaglia di un'intera comunità"

Ordinanza anti-tir a Ceriano: "Così non possono svuotare la Gianetti"
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Non solo il presidio e le manifestazioni dei dipendenti arrivare martedì a bloccare la Saronno-Monza. Anche il Comune di Ceriano, come aveva promesso all'alba delle proteste il sindaco Roberto Crippa, intende fare il possibile per impedire la chiusura e la dismissione della Gianetti Ruote: anche ad emettere un'ordinanza per impedire ai tir di raggiungere lo stabilimento e portar via i macchinari.

Ordinanza anti-tir a Ceriano per impedire lo "svuotamento" della Gianetti

Non è più, ammesso che lo sia mai stata, solo una questione fra dipendenti licenziati e proprietà. Dopo aver sostenuto con tensostrutture e assistenza i lavoratori della Gianetti in presidio permanente fuori dall'azienda, il Comune di Ceriano sfodera le sue "armi" per rimandare il più possibile la dismissione dello stabilimento e lo svuotamento dei magazzini che decreterebbe la chiusura definitiva dell'impianto e la fine di ogni possibilità di tavolo di confronto con la proprietà.

Armi che sono gli atti amministrativi: il vicesindaco Dante Cattaneo ha infatti disposto con un'ordinanza il divieto di accesso per i mezzi pesanti nell’area di via Stabilimenti, sede di Gianetti ruote. Ordinanza richiesta nei giorni scorsi da dipendenti e sindacati.

Nuovo incontro coi lavoratori

Sempre nella giornata di ieri, lo stesso vicesindaco Cattaneo con l’assessore Romana Campi, ha incontrato di nuovo i lavoratori della Gianetti durante la loro manifestazione di protesta con corteo dalla sede della fabbrica fino all’occupazione della provinciale Saronno-Monza e dei binari della linea ferroviaria S9.

"Daremo tutto il sostegno possibile"

Mercoledì, tramite l’assessore alla Protezione Civile Antonio Magnani, sono stati consegnati ai lavoratori in presidio davanti alla fabbrica i bancali richiesti per creare una sorta di pavimento nel tendone allestito da Protezione civile e Gruppo Alpini, utilizzato come mensa e come dormitorio.

"Stiamo fornendo ai lavoratori tutto il sostegno di cui hanno bisogno per continuare la loro battaglia che è diventata la battaglia di un’intera comunità a difesa di un’azienda storica, nella quale sono passate generazioni di cerianesi e che non possiamo permettere venga chiusa con una mail o un messaggino sullo smartphone - commenta il vicesindaco Cattaneo - Anche oggi abbiamo voluto ribadire la nostra richiesta di intervento alle istituzioni che hanno responsabilità e potere di vigilanza per il rispetto delle normative sul lavoro. Ritengo che quanto accaduto a Ceriano Laghetto sia fuori dalle regole e dal buon senso e rischia di diventare un precedente pericolosissimo per l’intero Paese e anche per questo è necessaria una risposta determinata in tempi rapidi".

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