Legnano come Quarto: "L'epilogo non può che essere il commissariamento"
L'onorevole Riccardo Olgiati commenta la situazione politica della città del Carroccio.
Legnano come Quarto, per l’onorevole pentastellato Riccardo Olgiati la crisi di giunta a Legnano non può che sfociare nel commissariamento del Comune.
“La nomina di Lazzarini ad assessore è stato un autogol politico incredibile”
“Quanto sta accadendo alla città di Legnano – afferma Olgiati – non è certo un momento storico da ricordare. Una situazione politica assai complicata ma che è figlia di un atteggiamento irresponsabile da parte di una maggioranza che ha sottovalutato i propri problemi interni e di un autogol politico incredibile con la nomina dell’ex presidente Amga Chiara Lazzarini all’assessorato ai Lavori pubblici”.
Il precedente nel 2018 a Quarto
“Ora la palla è al prefetto Renato Saccone, persona di grande senso dello Stato – prosegue il parlamentare del Movimento 5 stelle -, che dovrà valutare quale soluzione adottare per la nostra città. Ma per stabilire cosa fare non dovrà far altro che guardare i precedenti e appellarsi a una situazione già affrontata nel 2018 nel comune di Quarto dove si verificò esattamente la stessa situazione di Legnano: dimissioni di un numero di consiglieri tale da non permettere più il regolare svolgimento del consiglio comunale e conseguente scioglimento dell’assemblea. Nemmeno il ricorso al Tar dei consiglieri rimasti in carica permise il passo indietro che anzi confermò l’impossibilità di andare avanti”.
“Difficile pensare che a Legnano possa finire diversamente”
“Di fronte a questo precedente – argomenta Olgiati – diventa alquanto complicato pensare che a Legnano possa finire diversamente. L’ho già detto e lo voglio ripetere per tranquillizzare i legnanesi, il commissariamento non è un mostro a due teste pronto a distruggere Legnano. Ci sono quasi 200 comuni commissariati in Italia (vedi elenco qui: http://www.comuniverso.it/index.cfm Comuni_commissariati&menu=502), nessuno di questi ha subito l’invasione di cavallette o la moria del bestiame”.
“I legnanesi non devono temere un anno di gestione ordinaria delle proprie risorse”
“Chi deve essere seriamente preoccupato sono i cittadini britannici che rischiano di vedere effetti devastanti di una politica che irresponsabilmente sta tenendo in ostaggio un Paese, non i legnanesi per un anno di gestione ordinaria delle proprie risorse. Anche per questo ritengo che bene abbiano fatto le opposizioni a sfruttare la debolezza interna alla maggioranza per far valere anche duramente le proprie ragioni”.
“Tra poche ore capiremo se è già tempo di prepararsi a un 2020 inaspettatamente caldo per la politica legnanese”
“Ora – conclude l’onorevole – aspettiamo fiduciosi la risposta del prefetto e del Ministero dell’Interno con la ragionevole certezza che non si potrà seguire una strada diversa da quella valutata nel 2018 nel caso Quarto. Solo poche ore e probabilmente capiremo se è già tempo di rimboccarsi le maniche e prepararsi a un 2020 inaspettatamente caldo per la politica legnanese”.