Tradate

L'appello al voto delle Acli diventa un caso: "Affissione negata, ma non è propaganda"

Il testo della lettera aperta del circolo tradatese Mario Rimoldi: un appello alla "partecipazione attenta, matura e consapevole"

L'appello al voto delle Acli diventa un caso: "Affissione negata, ma non è propaganda"
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Un appello al voto, una lettera aperta a tutti i cittadini che l'8 e il 9 giugno saranno chiamati alle elezioni amministrative ed europee, senza alcuno "sponsor" verso questo o quel candidato. Eppure, il Circolo ACLI di Tradate si è negata l'affissione dal concessionario locale perchè "propaganda elettorale".

Lettera aperta delle ACLI: "Non è propaganda"

La comunicazione alla sede ACLI di Tradate è arrivata nei giorni scorsi, a pochi dalla data fissata per l'affissione e dopo settimane di contatti per correzioni, scambio di file, pagamenti e accordi. Era, insomma, tutto pronto.

"I manifesti - si legge in una nota della presidenza provinciale delle Acli di Varese, rappresentata da Carmela Tascone - non sono stati affissi dalla locale Concessionaria perché considerati alla stregua di materiale di propaganda elettorale intesa direttamente o indirettamente ad influire sulla scelta degli elettori e pertanto da affiggersi negli appositi spazi elettorali messi a disposizione dei comuni. Ma il contenuto della lettera non ha nulla di propaganda elettorale, si pone solo l'obiettivo di sollecitare i cittadini a non disertare le urne, in vista di una responsabilità condivisa che viene prima di ogni specifico indirizzo di voto che rimane, ovviamente, nella disponibilità di ciascuno. Invitare ad andare a votare appartiene semplicemente ad un maturo senso civico e le ACLI lo hanno".

L'appello delle ACLI

Ecco, di seguito, il contenuto della lettera aperta delle ACLI. Un appello al voto, alla partecipazione al più importante momento della vita democratica:

"L’occasione delle prossime elezioni amministrative, ci consente di ricordare che la sfida dei Comuni è strettamente collegata a quella più ampia dell’Europa. Il destino stesso dell’UE non è immaginabile senza la crescita dal basso, che attraverso le Autonomie Locali alimenti l’esercizio della cittadinanza europea.

Il progetto europeo di un’Europa unita nella diversità, forte, democratica, libera, pacifica, prospera e giusta è un progetto che, come ACLI cittadine, condividiamo. Siamo tutti chiamati a portarlo avanti anche esprimendo il nostro voto e scegliendo responsabilmente i deputati che rappresenteranno i nostri valori e lavoreranno per il bene comune nel prossimo Parlamento Europeo.

C’è il rischio che queste elezioni, a tutti i livelli, divengano una semplice conta ad uso interno, senza contribuire in alcun modo alla crescita della consapevolezza del ruolo decisivo degli organi amministrativi nell’opinione pubblica. Le diatribe e gli equilibri che si misurano dentro una coalizione non possono essere il centro del dibattito, i cittadini hanno il diritto di votare su programmi concreti che disegnino il futuro del proprio territorio e dell’Europa.

Il pericolo maggiore che corre oggi la democrazia è quello di essere considerata inutile, in quanto da tempo non realizza più la promessa di benessere e di protezione sociale che, invece, vengono accreditati a regimi con profili più autoritari; Le ACLI locali ritengono invece che la partecipazione attenta, matura e consapevole di ogni persona alle scelte e alla crescita sociale, sia la via trasparente per promuovere i valori come il rispetto e la promozione della dignità di ogni persona umana, la solidarietà, l’uguaglianza, la famiglia, la democrazia, la libertà, la sussidiarietà, la giustizia, la salvaguardia della nostra “casa comune”.

Ci dobbiamo sentire tutti responsabili del futuro collettivo, per questo, oggi più che mai, è fondamentale che tutti i cittadini si preparino ad esprimere il proprio voto nelle prossime elezioni di giugno 2024".

Circolo ACLI Mario Rimoldi di Tradate

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