Tradate

L'amministrazione di Tradate cancella il progetto dell'area feste: "No ad un'altra cattedrale nel deserto"

La lista Partecipare sempre con un emendamento di bilancio aveva chiesto anche di utilizzare il maggiore stanziamento per le spese di rimozione della neve, 20 mila euro, l’acquisto dei dispositivi di protezione per le associazioni di volontariato.

L'amministrazione di Tradate cancella il progetto dell'area feste: "No ad un'altra cattedrale nel deserto"
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"Abbiamo portato in consiglio comunale, convocato dopo cinque mesi ( l'ultimo era stato a dicembre) due emendamenti per le variazioni di bilancio da discutere e la risposta dell’amministrazione ci ha lasciato profondamente attoniti, soprattutto per i toni utilizzati". Commenta amareggiato l'ex sindaco, consigliere di Partecipare Sempre Laura Cavalotti chiedendo di completare il progetto dell'area festa, tanto sbandierato dal centro destra <e su cui sono stati investiti i soldi dei cittadini"

 

 

Congelato il progetto dell'area feste

Uno degli emendamenti al bilancio presentati dai consiglieri Laura Cavalotti ed Ermanna Ferrario  riguardava il completamento dell'area feste di via Pradacci ( alle spalle della piscina) "opera interamente cancellata dall’attuale amministrazione per il triennio 2020 - 2021 e 2022, un'opera su cui sono state investite importante risorse economiche. Se non verrà completata rischiamo di ritrovarci un'altra cattedrale nel deserto>. da qui la proposta di Partecipare sempre  "per il completamento utilizzare le disponibilità che la società .Seprio Servizi srl possiede avendo un bilancio con  un utile di oltre 190.000 euro". Proposta non accolta dall'Amministrazione comunale: "Parlare di sagre di feste oggi in piena emergenza ci sembra assurdo. Ci sono altre priorità, in primis la costruzione di nuovi loculi al camposanto di Abbiate”, ribatte il sindaco Giuseppe Bascialla 

"I 20 mila euro per la rimozione  della neve diamoli alle  associazioni di volontariato"

"Riteniamo surreale discutere a fine maggio e in una fase di emergenza sanitaria, un incremento del budget di ben 20 mila euro per le spese di rimozione della neve (situazione che potrebbe verificarsi tra sei mesi, quindi rinviabile). La nostra proposta era di destinare  le 20 mila euro  all’acquisto di dispostivi di protezione per le sedi e per i volontari delle diverse associazioni di volontariato  che lavorano quotidianamente per aiutare i cittadini in difficoltà. Questo è il momento di dare risposte immediate ai cittadini!". Anche a questa proposta è stato risposto negativamente.

"E’ triste notare - continua Cavalotti -  come la giunta sia totalmente indifferente alle tematiche socio-culturali- sanitarie della nostra cittá! Alla luce di queste scoraggianti proposte della maggioranza abbiamo dato parere contrario all’approvazione del bilancio".

Partecipare sempre boccia  anche il piano cimiteriale

"Abbiamo espresso - continuano Cavalotti e Ferrario -  e  inoltre parere contrario all’approvazione del Piano Cimiteriale, un piano che si é fatto attendere dal 2017 per più di 3 anni e che é stato oggetto di ben 5 interrogazioni in consiglio comunale, a cui sono seguite SOLO risposte sommarie.

In tutto ciò é mancante ogni tipo di riferimento alla situazione della fossa del cimitero di Abbiate sigillata e messa in sicurezza nel 2015, alla precisa indicazione di un’area specifica per i prodotti del concepimento e per i bambini nati morti. Inoltre, é evidente come l’approvazione urgente del Piano sia stata chiesta solo per iniziare la costruzione di 35 loculi inutili sempre al cimitero di Abbiate.

"Non c'è  rispetto per le minoranze"

Per concludere, i consiglieri di Partecipare sempre amareggiati osservano:

"Riteniamo una mancanza di rispetto il comportamento della maggioranza "nei confronti delle minoranze. In democrazia ciascuno deve avere il diritto di poter esprimere la propria opinione, soprattutto perchè rappresentano i cittadini che hanno dato fiducia alla lista con il proprio voto.  E’ mancato totalmente lo spirito di collaborazione, da noi più volte richiesto ed auspicato, in questo difficile momento in cui ognuno di noi è chiamato “a partire dalle istituzioni”  a fare fronte comune.

 

 

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