Tradate

La Varesina bis entra nel Pgt di Tradate. Ma forse non tutta

Da via Monte San Michel fino a via Albisetti tagliando il Parco dei Tre Castagni: torna lo spettro di una strada che nessuno vuole. Per un pezzo, nemmeno il Comune

La Varesina bis entra nel Pgt di Tradate. Ma forse non tutta
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L'eterno ritorno: a Tradate si riprenderà presto a parlare di Varesina Bis. La contestatissima strada che dovrebbe affiancarsi alla Sp233 (la Varesina) entrerà nel Piano di Governo del Territorio comunale con la variante avviata tra il 2017 e il 2018 dall'Amministrazione Galli e ormai in dirittura d'arrivo per il vaglio del Consiglio Comunale.

La Varesina Bis torna a far discutere a Tradate

I documenti della variante al Pgt sono stati inviati in questi giorni ai consiglieri delle minoranze e a settembre saranno esaminati prima in una serie di appuntamenti in Commissione Territorio poi in assemblee pubbliche coi cittadini di Tradate, Abbiate e Ceppine prima della discussione per l'adozione in consiglio comunale.

Si tratta, in linea generale, di un documento che aggiornerà il Pgt adottato dall'Amministrazione di Laura Cavalotti nel 2013, apportandovi diverse modifiche. Tra queste, quella che certamente farà più clamore è l'inserimento della Varesina Bis.

Il progetto

Il progetto (della Regione, che lo ha già approvato e adottato inserendolo nelle sue previsioni) prevede la realizzazione della strada in due tratti. Il primo da Locate Varesino alla via Monte San Michele, cui si allaccerà con una rotonda qualche centinaio di metri prima della rotonda che porta a Gorla. Il secondo da qui fino a via Albisetti, correndo accanto al Fontanile e tagliando il Parco dei Tre Castagni e il rione di San Bernardo.

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Proprio questo secondo tratto è quello che più ha mosso le proteste in passato, in quanto andrebbe a intaccare aree agricole, boschi e campagne a cui i tradatesi e i cittadini del circondario tengono molto.

"Atto dovuto"

Dal Comune subito mani avanti: "Si tratta di un atto dovuto, l'opera è in capo alla Regione ed essendo nei suoi documenti urbanistici non possiamo non inserirla", spiega l'assessore Morbi. Un atto dovuto contro cui, però, si era mossa l'Amministrazione Cavalotti che nel 2013 decise per il non-inserimento della strada nel suo Pgt. Non che questo fosse comunque sufficiente a fermare una sua realizzazione.

Serve davvero?

Il ritorno dello "spettro" della Varesina Bis riapre anche il dibattito sulla sua utilità. I sostenitori dell'opera vedono nella strada la soluzione ai problemi di traffico della Varesina attuale, rappresentando una comoda alternativa per raggiungere la Pedemontana (poco utilizzata visto il costo del pedaggio) o comunque per "tagliare" il traffico in direzione Saronno. I contrari, al di là dell'aspetto comunque non secondario della tutela ambientale, dissentono sulla capacità di ridurre il traffico ritenendo invece che a nuova strada corrisponda nuovo traffico. E quindi maggiore inquinamento, in un'area già non rinomata per la sua aria pulita.

Ma c'è un altro punto, già emerso nel 2013, più pratico: a cosa serve il tratto fra via Monte San Michele e via Albisetti? Se quello da Locate potrebbe effettivamente dirottare il traffico pesante che oggi si muove in ingresso e in uscita dalla zona industriale, e magari parte di quello cittadino diretto verso Milano, l'altro non farebbe altro che portare le auto al confine con Lonate Ceppino, da dove si riverserebbero o verso il centro lonatese per poi proseguire verso Varese da via Vittorio Veneto o verso la Varesina, in un tratto già problematico (quello tra la piazza mercato e l'Esselunga).

Chiesto lo stralcio

Dubbi condivisi all'epoca dall'Amministrazione Cavalotti (e da quella lonatese del leghista Massimo Colombo) e oggi anche dall'assessore Morbi: "Personalmente, quel tratto lo ritengono inutile" dichiara senza troppi giri di parole. Un pensiero non proprio solo dell'assessore, che la scorsa settimana ha scritto alla Provincia, destinatari il presidente Emanuele Antonelli e il Consigliere delegato al Territorio Marinella Colombo (assessore al Bilancio a Tradate) chiedendo lo stralcio del secondo tratto:

"Sarà la Provincia, quando e qualora la Regione decidesse di finanziare l'opera, a doversi occupare dei lavori. Ho chiesto di rinunciare al tratto via Monte San Michele/via Albisetti, indicandone i motivi, e di destinare le risorse che sarebbero state spese in altre opere più utili ai nostri cittadini come ciclopedonali o manutenzioni stradali - spiega l'assessore ai Lavori Pubblici - Come detto non abbiamo altra scelta se non inserirla tra quelle previste sul territorio ma non significa che non faremo nulla. Intendiamo portare tutte le criticità ai tavoli e alle figure preposte, questa lettera è un primo passo".

 

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