La Società della Cura sabato torna in piazza a Saronno
Appuntamento in piazza Libertà alle 10
Sabato mattina, alle 10, la Società della Cura tornerà a manifestare in piazza Libertà a Saronno per chiedere la sospensione dei brevetti sui vaccini, la riscrittura della Legge sanitaria regionale, il commissariamento della sanità lombarda e una maggiore attenzione sull'Ospedale di Saronno. Di seguito, riceviamo e pubblichiamo il loro comunicato.
La società della Cura torna in piazza a Saronno
VACCINI SENZA PROFITTI, SUBITO E PER TUTTI, QUI E OVUNQUE! COMMISSARIARE LA SANITA’ LOMBARDA, ABROGARE LA LEGGE 23! RIPRISTINARE CON I CITTADINI LA MEDICINA PUBBLICA DI TERRITORIO: CASE DELLA SALUTE E L’OSPEDALE A SARONNO!
Sapete che questo è lo stesso titolo del comunicato dello scorso presidio, tenuto il 10 aprile? Evidentemente non è cambiato molto da quel giorno, anche se la nostra pressione cresce. Vediamo.
Punto 1: i vaccini per tutti gli abitanti del mondo, subito e senza profitti per le multinazionali. Dopo che il presidente USA Biden si è detto favorevole alla deroga sui brevetti dei vaccini, i governi europei sono rimasti spiazzati. Il parlamento europeo ha votato un ordine del giorno a favore della deroga, ma i governi, riuniti al Summit Mondiale per la Salute di Roma settimana scorsa non hanno deciso nulla in tal senso. Allora la nostra campagna continua: oggi raccogliamo firme, finalmente anche cartacee, per permettere la produzione di vaccini su vasta scala, dato che oggi l’85% di essi resta in Occidente. Ma la pandemia o è sconfitta ovunque, o è destinata a rimanere.
Punto 2: riscrivere da zero la fallimentare Legge sanitaria regionale (“Legge Maroni”). Oggi decine di piazze in Lombardia tornano a chiederla a chi governa da quasi trent'anni la Regione Lombardia, quelli che hanno costruito sul profitto dei privati la distruzione della sanità pubblica di questa Regione, cianciando di "eccellenza lombarda". Un’eccellenza fatta di smantellamento del servizio pubblico e territoriale, per favorire le prestazioni più profittevoli, a cliniche ed ambulatori, oltre che servizi provati di cooperative, che hanno proliferato nell’affidamento ai privati di un numero sempre maggiore di servizi, soprattutto per anziani e malati cronici.
Il governo commissari la sanità lombarda, per lo meno incapace se non addirittura colpevole di mala gestione della pandemia dal primo giorno a oggi. Lo chiedono da un anno 100mila lombardi. In un documento a parte sono indicate le linee per riscrivere la Legge sanitaria regionale, perché ciò che farà la Regione sarà una finta revisione della legge vigente (23/2015, cd. "Legge Maroni"), i cui pessimi annunci riguardano anche l'Azienda Socio Sanitaria Territoriale Valle Olona, di cui Saronno fa parte, con i vertici dell’ASST a ribadire ancora recentemente la volontà di confermare (senza soldi) l'ospedale unico di Busto e Gallarate, oggetto proprio in questi mesi del processo "Mensa dei poveri", che coinvolge anche l’eurodeputata FI saronnese Lara Comi.
Ed infine, punto 3: dov’è finita l’iniziativa dei 19 sindaci del Saronnese? Devono riprendere con forza le richieste avanzate alla Regione sul futuro dell’ospedale di Saronno! Se Letizia Moratti (assessore) ed Emanuele Monti (presidente della Commissione Sanità) sono latitanti su tutti i fronti, altrettanto cominciano ad esserlo i nostri primi cittadini, che da ormai tre mesi hanno posto le loro domande e devono immediatamente chiederne risposta.
Al Sindaco di Saronno, Augusto Airoldi, portavoce dei 19, chiediamo inoltre – come fatto ormai due mesi fa - di avviare senza indugio il percorso pubblico e partecipativo per la ricostruzione del sistema sanitario, sociosanitario e sociale del territorio, prendendo spunto dalle esperienze, anche lombarde, già esistenti, per riavvicinare ai cittadini quei servizi che non solo in pandemia, ma anche quando finirà, potranno prevenire nuove tragedie e garantire quella sanità pubblica, universale, preventiva, di qualità che prevede l'articolo 32 della Costituzione. Si può fare. Si può cambiare, concretamente, come in Italia La Società della Cura afferma nel Recovery PlanET, il suo documento per un utilizzo dei fondi europei in arrivo a favore delle persone!